La denuncia di Papa Francesco in una lettera ai vescovi degli Stati Uniti d’America

Deportare migranti
ferisce la dignità umana

This handout picture courtesy of the US Army shows US Customs and Border Protection assisting with ...
11 febbraio 2025

Papa Francesco segue «da vicino la grande crisi che si sta verificando negli Stati Uniti con l’avvio di un programma di deportazioni di massa» riguardante i migranti e i rifugiati, il quale «lede la dignità di molti uomini e donne, e di intere famiglie, e li pone in uno stato di particolare vulnerabilità». Lo scrive di suo pugno in una lettera inviata ai vescovi del Paese, in cui assicura loro vicinanza «in questo delicato momento» che stanno vivendo come Pastori a seguito dell’opposizione ai provvedimenti annunciati dal presidente statunitense Donald Trump sul rimpatrio di milioni di immigrati clandestini e la militarizzazione del confine con il Messico. Il Pontefice riconosce «il diritto di una nazione a difendersi e a mantenere le comunità al sicuro» da quanti «hanno commesso crimini violenti o gravi». Ma, al contempo deplora «l’atto di deportare persone che in molti casi hanno abbandonato la propria terra per ragioni di povertà estrema, insicurezza, sfruttamento, persecuzione o grave deterioramento dell’ambiente» ed esorta «i fedeli della Chiesa cattolica» e «gli uomini e le donne di buona volontà, a non cedere a narrative che discriminano e causano inutili sofferenze» a migranti e rifugiati, perché una «coscienza rettamente formata non può non esprimere dissenso verso qualsiasi misura che identifica lo status illegale di alcuni migranti con la criminalità».

Lettera del Papa