Spunti di riflessione

La vera felicità

 La vera  felicità  QUO-030
06 febbraio 2025

di Leonardo Sapienza

In che cosa consiste la felicità? Dove si può trovare? Per quali strade si può raggiungere? Sono domande esistenziali, inevitabili, che ognuno di noi prima o poi si fa. Una risposta ci viene dalla Parola di Dio oggi.

Prima di tutto: dove non si trova la felicità.

La prima lettura dice: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo». Qualcuno ha detto che «l’uomo è il solo errore della natura». Come ci si può fidare di un uomo, quando basa le sue sicurezze sulle sole sue forze, e «allontana il cuore da Dio?» (prima lettura).

Il Vangelo aggiunge: «guai a voi ricchi... guai a voi che siete sazi... guai a voi che ora ridete...».

Gesù dichiara che una felicità basata solo sulla ricchezza, sulla sazietà, non può durare. Non può essere felicità piena.

Allora: dove si trova la felicità? Ancora la prima lettura: «benedetto l’uomo che confida nel Signore». È la fiducia in Dio che ci salva. Giovanni xxiii scriveva: «Il Signore sa che ci sono. E questo mi basta».

E Gesù mostra in modo paradossale dove si trova la felicità: «beati voi poveri... beati voi che avete fame». È il rovesciamento totale dei valori. Povertà, fame, pianto, persecuzioni: ecco i motivi di felicità.

Possiamo rifiutare una parola di Gesù? Certo, è difficile, è dura da accettare. Ma Gesù promette una ricompensa grande nel cielo. È stato detto: «Non chiedere a Dio di renderti felice, ma utile. La felicità verrà dopo» (Margaret Mitchell).

Se il nostro orizzonte di felicità si ferma solo alle piccole gioie passeggere, allora moriremo come un albero nel deserto, «dove nessuno può vivere» (Prima lettura). Se, invece, sappiamo spaziare con lo sguardo di Dio, allora capiremo che «la sola felicità che possediamo è quella di amare Dio e sapere che lui ci ama» (san Giovanni Maria Vianney).


Il Vangelo in tasca

Domenica 16 febbraio, vi del Tempo ordinario
Prima lettura: Ger 17, 5-8;
Salmo: 1
Seconda lettura: 1 Cor 15, 12. 16-20
Vangelo: Lc 6, 17. 20-26.