Spunti di riflessione

Con amore e per amore

 Con amore e per amore  QUO-248
31 ottobre 2024

Gesù propone due esempi, uno da imitare, l’altro no. Ci sono gli orgogliosi, che fanno tutto solo per farsi vedere ed essere elogiati. Per costoro la saggezza popolare ha creato il proverbio che dice: «L’orgoglioso fa la ruota come il pavone». Ma un uomo che è pieno di sé è sempre vuoto! L’esempio da imitare è presentato da due vedove, una nella prima lettura e una nel Vangelo. Potremmo dire che questa è la domenica delle vedove! Due donne povere, ma dignitose e generose. Un altro proverbio recita: «Chi dà quanto può è generoso abbastanza». Ma queste due donne danno tutto quello che avevano per vivere. Non si può essere buoni a metà. Se si trattiene qualcosa, il dono non è totale, si è egoisti. Mentre dare tutto è il modo più semplice di somigliare a Dio, che ci dona tutto se stesso. «C’è chi dona con gioia, e questa gioia è la sua ricompensa. C’è chi dà con rimpianto, e questo rimpianto lo rende triste» (Gibran). Un sacrificio fatto a metà vale ben poco. Avessimo anche donato tutti i tesori dell’universo, se ci resta un soldo, il nostro dono è vano. È l’ultimo soldo che compra Dio (Gustave Thibon). Impariamo a donare con generosità. Diamo la vita, non le chiacchiere! «Se tu dessi tutto fuorché la vita, sappi che non hai ancora dato nulla» (Ibsen). Ricordiamoci che alla fine della vita non ci portiamo via nulla; troveremo soltanto quello che avremo donato agli altri con amore e per amore. Come ha giustamente detto qualcuno: «Chi non si dona, è come un seme che non germoglia» (Sertillanges).

Il Vangelo in tasca

Domenica 10 novembre, xxxii del Tempo ordinario
Prima lettura: 1 Re 17, 10-16;
Salmo: 145
Seconda lettura: Eb 9, 24-28
Vangelo: Mc 12, 38-44.

di Leonardo Sapienza