«Epicentro della vita nuova»
Quella via
29 ottobre 2024
Una giovane donna perde il marito. È disperata, non riesce a trovare consolazione davanti a questa morte finché ha un’idea, una piccola luce: si rivolge a un uomo, chiedendogli un’opera «per sognare». Quell’uomo è un pittore svizzero di 53 anni. Dipingerà un capolavoro.
Cosa fare davanti a un lutto? Cosa fare affinché la morte — solitamente percepita, nelle parole di Papa Francesco, «come un buco nero che si apre nella vita» – non abbia l’ultima parola, inchiodando chi resta a un’esistenza di rabbia e negazione? Come non restare schiacciati dal peso di ciò che umanamente non è più, impantanati nella privazione, nel vuoto, nella sterilità?
Che si tratti di un lutto privato, comunitario, sociale, elaborarlo significa mettere in moto un lungo e doloroso ...
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