Con la messa celebrata da Papa Francesco nella basilica di San Pietro
Una Chiesa missionaria
Un invito alla Chiesa tutta affinché si alzi e cammini con il Signore per portare la gioia del Vangelo lungo le strade del mondo: lo ha pronunciato Papa Francesco durante la messa celebrata ieri mattina, domenica 27 ottobre, nella basilica Vaticana, al termine della Seconda sessione della xvi Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sul tema: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. Alla presenza dei padri e delle madri sinodali, il Pontefice ha sottolineato che non c’è bisogno di «una Chiesa seduta e rinunciataria, ma di una Chiesa che raccoglie il grido del mondo, una Chiesa che si sporca le mani per servire il Signore», deponendo «il mantello della rassegnazione» e affidando a Dio, come ha fatto il mendicante cieco Bartimeo, le sue cecità quali la mondanità, le comodità e «il cuore chiuso».
Lo «slancio» che emerge dall’esperienza sinodale è stato ricordato dal vescovo di Roma anche nel pomeriggio di sabato 26 nel discorso tenuto in Aula Paolo vi durante la 17ª e ultima Congregazione generale del Sinodo. Nel testo pronunciato dopo l’approvazione del Documento finale dei lavori, il Papa ha richiamato il «coraggio di testimoniare che è possibile camminare insieme nella diversità, senza condannarci l’un l’altro» e ha esortato la Chiesa ad accogliere «tutti, tutti, tutti», aprendo le porte «senza erigere muri» e rifuggendo la rigidità sull’esempio della «mistica della periferie» Madeleine Delbrêl. «La parola chiave è questa: l’armonia», ha evidenziato Francesco che ha infine reso noto che non intende pubblicare un’Esortazione apostolica post-sinodale, poiché il Documento finale contiene «già indicazioni molto concrete» per scelte che coinvolgono l’intera comunità ecclesiale.
Radicati e pellegrini per annunciare il Vangelo
di Andrea Tornielli