
«Permette di scoprire che quanto è scritto nelle Encicliche sociali» di Papa Francesco Laudato si’ e Fratelli tutti «non è estraneo al nostro incontro con l’amore di Gesù» la quarta enciclica del pontificato Dilexit nos («Ci ha amati, Rm 8, 37), pubblicata oggi e dedicata all’amore umano e divino del cuore di Cristo. Lo scrive lo stesso vescovo di Roma nella conclusione del documento, spiegando anche il motivo di tali affermazioni: «Perché — osserva —, abbeverandoci a questo amore, diventiamo capaci di tessere legami fraterni, di riconoscere la dignità di ogni essere umano e di prenderci cura insieme della nostra casa comune».
Del resto, aggiunge il Pontefice gesuita, «oggi tutto si compra e si paga, e sembra che il senso stesso della dignità dipenda da cose che si ottengono con il potere del denaro». Ma ecco, chiarisce, che «l’amore di Cristo è fuori da questo ingranaggio perverso e Lui solo può liberarci da questa febbre in cui non c’è più spazio per un amore gratuito. Egli è in grado di dare un cuore a questa terra e di reinventare l’amore laddove pensiamo che la capacità di amare sia morta per sempre».
Un discorso che non riguarda solo la società in generale, chiosa Francesco, ma «anche la Chiesa, per non sostituire l’amore di Cristo con strutture caduche, ossessioni di altri tempi, adorazione della propria mentalità, fanatismi di ogni genere che finiscono per prendere il posto dell’amore gratuito di Dio che libera, vivifica, fa gioire il cuore e nutre le comunità». Perché, assicura il Papa argentino, «dalla ferita del costato di Cristo continua a sgorgare quel fiume che non si esaurisce mai, che non passa, che si offre sempre di nuovo a chi vuole amare».
Lettera enciclica sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo
Dilexit nos