22 ottobre 2024
C’è poca fede, «non è abbastanza religioso» è uno tra i commenti francamente più difficili da capire, fra le tante recensioni al film Cabrini, di Alejandro Monteverde, da poco arrivato nelle sale italiane. Non ci sono scene “telefonate” (cioè eccessivamente spiegate) è vero, ma non è certo un difetto; nessun santino con gli occhi fissi oltre le nuvole è mai riuscito a bucare lo schermo. La fede di Francesca Saverio Cabrini, nel film di Monteverde, non è separabile dalle concrete circostanze della sua vita, e per questo viene spiegata in azione. Fin dalle prime scene, quando si trova ancora nella nebbia e nel freddo di Sant’Angelo Lodigiano. Nella determinazione con cui indossa la cuffia monastica all’alba, dopo una notte difficile, passata combattendo con la ...
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