Il Sinodo dei vescovi
Nel briefing rilanciato l’invito del cardinale relatore generale a tutta l’assemblea

Rendere la ricchezza sinodale accessibile
al popolo di Dio

 Rendere la ricchezza sinodale  QUO-234
15 ottobre 2024

Ricordando José Carlos de Sousa — il poeta brasiliano che viveva in povertà sotto il colonnato di piazza San Pietro, morto ad agosto e di cui stamani sono state celebrate le esequie — si sono aperti stamani i lavori sinodali in Aula Paolo vi . Lo ha riferito Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione e presidente della Commissione per l’informazione, nel briefing per i giornalisti iniziato alle 13.30 nella Sala stampa della Santa Sede e introdotto dal vice direttore Cristiane Murray.

Ruffini ha ricordato inoltre che alle 18.30 ci sarà la proiezione, nell’Aula nuova del Sinodo, del film Io Capitano, diretto da Matteo Garrone — presente con alcuni protagonisti — su iniziativa del Dicastero per la cultura e l’educazione. E ha anche reso noto che sia ieri pomeriggio, lunedì 14, sia stamani, martedì 15, i presenti in Aula erano 347, sempre impegnati nei lavori dei circoli minori.

In particolare «stamani ci sono state la preghiera e le meditazioni di madre Maria Ignazia Angelini e la relazione del cardinale Hollerich» ha fatto presente Sheila Pires, segretario della Commissione per l’informazione. Per quanto riguarda la meditazione della monaca benedettina, Pires ha messo in evidenza alcuni punti. Anzitutto «le radici ecclesiali» e cioè che «la Chiesa deve incarnarsi in un contesto concreto». Quindi «il dinamismo del Vangelo», con «i luoghi di relazione che rappresentano spazi di incontro umano dove il Vangelo può essere vissuto e annunciato».

«Il cardinale Hollerich nella sua relazione ha sottolineato l’importanza della Parte iii dell’Instrumentum laboris, dedicata ai “Luoghi”» ha proseguito Pires. E, ha aggiunto Ruffini, è una discussione nella concretezza dei luoghi della missione con uno sguardo alle città e alle megalopoli, in una visione non statica ma dinamica che comprende anche le migrazioni. Come anche la riflessione sui «territori in cui camminare insieme», «i legami che danno forma all’unità della Chiesa» e «il servizio all’unità del vescovo di Roma».

Questo modulo, ha fatto presente il cardinale relatore generale nel suo intervento, «ci invita a considerare la concretezza dei contesti in cui si vivono le relazioni, contro l’idea di un universalismo astratto». Aggiungendo, ha detto Pires, che «la Chiesa non può essere compresa senza essere radicata in un luogo e in una cultura». E «un altro punto importante è il riconoscimento delle relazioni tra luoghi e culture, in quanto non sono entità separate ma sono interconnesse». In conclusione il segretario della Commissione per l’informazione ha resto noto che «il cardinale Hollerich ha invitato a riflettere sulle esperienze condivise, sottolineando come la crescita delle relazioni nell’ambito dell’Aula Paolo vi abbia arricchito tutti» e ha anche «ricordato ai delegati sinodali di non tenere per sé questa esperienza ma di fare in modo che la ricchezza dell’incontro sinodale sia accessibile al popolo di Dio».


 Versi di strada


Pubblichiamo i versi di un breve componimento poetico scritto da José Carlos, il poeta-clochard brasiliano di cui oggi sono state celebrate le esequie. Li ha raccolti  la sua connazionale suor Elaine Lombardi, religiosa delle missionarie di Sant’Antonio Maria Claret, e li ha letti in Sala stampa Cristiane Murray, vicedirettore, brasiliana anch’ella. 

Per strada 
e in ogni altro luogo
non parlo quasi mai, mi limito
a guardare,
ascoltare,
pensare, e a volte scrivere
per non essere 
solo al mondo