Il Paese caraibico sempre più nella spirale della violenza a causa degli attacchi delle gang
Haiti

La povertà attanaglia sempre di più la stremata popolazione di Haiti, alle prese con le violenze e le razzie delle bande armate. Uno degli ultimi episodi di sangue è stato quello che, a inizio ottobre, ha causato almeno 115 morti nella città occidentale di Port Sondé. Tante le famiglie sfollate, come quella della bambina ritratta nella foto in un parco della cittadina assalita dalle gang.
Di fronte alla crisi in cui continua a sprofondare il Paese caraibico, i bambini e gli adolescenti — spinti da fame e povertà, un’emergenza ormai quotidiana — vengono reclutati da criminali senza scrupoli, subendo maltrattamenti e commettendo crimini sotto costrizione, in un circolo vizioso di inaudite violenze e abusi.
Anni di turbolenze politiche, insieme alle devastanti condizioni economiche dovute anche ai ripetuti disastri naturali, hanno portato alla proliferazione ad Haiti di gruppi armati ai quali, in mancanza di altri mezzi di sopravvivenza o di protezione, molti bambini sono sempre più spesso costretti ad aderire.
Secondo quanto emerge da un rapporto dell’organizzazione umanitaria Human Rights Watch, solo negli ultimi mesi centinaia — se non addirittura migliaia — di minori si sarebbero aggregati alle bande. Per molti bambini, unirsi ai criminali, che tuttora controllano gran parte del Paese, è praticamente l’unica opzione che hanno per ottenere del cibo e un riparo. L’Onu ha stimato che ad Haiti almeno 125.000 minori soffrono la fame acuta. Quasi un terzo dei membri delle gang adesso sono bambini, talvolta reclutati tramite le piattaforme di social media e soggetti a continua coercizione. Vengono utilizzati per fare commissioni, ottenere informazioni sull’attività della polizia, cucinare e per trasportare armi. Ma sempre più spesso sono costretti a compiere crimini più gravi, come rapimenti e omicidi, in cambio di pochi spiccioli che saranno usati per sostenere le famiglie che affrontano l’indigenza. Un’esistenza, quella dei minori di Haiti, fatta ormai di fame, crimini e sofferenze. (francesco citterich)