Il Papa torna a chiedere un immediato cessate il fuoco su tutti i fronti della guerra in Medio Oriente

Pace e sicurezza «diritto» per tutte le Nazioni

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11 ottobre 2024

«Tutte le Nazioni hanno il diritto di esistere in pace e sicurezza». Lo ribadisce Papa Francesco oggi, venerdì 11 ottobre, in una giornata particolarmente significativa, durante la quale ha incontrato in Vaticano il presidente della martoriata Ucraina, Volodymyr Zelenskyy; nella stessa data, del resto, ricorre l’anniversario dell’inizio del concilio Vaticano ii ed è stato annunciato il vincitore del Premio Nobel per la pace, che in questo 2024 è l’organizzazione giapponese “Nihon Hidankyo”, associazione di sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki impegnati a realizzare un mondo libero dalle armi nucleari.

Perché, scrive il vescovo di Roma con un post sull’account @Pontifex di x riproponendo l’accorato appello fatto all’Angelus di domenica scorsa: «i territori» di tutte le nazioni «non devono essere attaccati, la loro sovranità dev’essere rispettata e garantita mediante la pace e il dialogo. La guerra e l’odio portano solo morte e distruzione per tutti» sottolinea Francesco, rilanciando l’hashtag #Pace.

E in un secondo post, il Papa torna a invocare una immediata sospensione delle ostilità nella regione Mediorientale e in particolare nel Paese dei cedri. «Chiedo un cessate il fuoco immediato su tutti i fronti della guerra in Medio Oriente, compreso il Libano#PreghiamoInsieme per i libanesi — esorta —, specialmente per gli abitanti del sud costretti a lasciare i loro villaggi, perché possano tornare presto e vivere in #pace».