08 ottobre 2024
Ai suoi tempi erano un hobby quasi sconosciuto: la ricerca degli oggetti usati. Della pratica del riuso Victor Hugo fece un vero e proprio culto, a detrimento della serenità della consorte. Questa caccia, spesso spasmodica, spingeva lo scrittore francese nelle più remote viuzze di Parigi. Finì dunque per ingaggiare intense frequentazioni con i trafficanti (non di rado figure losche) di cose usate. Se era in viaggio, non sapeva resistere al richiamo di una vetrina di robivecchi: poi tornava a casa immancabilmente carico delle cose più strambe e stravaganti. La sua non era la ricerca metodica dell’intenditore, ma la sfogo di una fantasia poetica, incline a venerare le vestigia del passato. Anche se queste vestigia erano spesso, nel caso del suo hobby, ciarpame da rigattiere. Adele, la moglie, spirito ...
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