20 agosto 2024
«Finito l’esilio e ritornato nella sua terra, Israele vi ritrova solo macerie e deve affrontare la fatica della ricostruzione; per questo, come tentativo di consolazione, ci si lascia andare al ricordo di quei profeti che in passato avevano aiutato a ritrovare la speranza». Così padre Gaetano Piccolo, gesuita, decano della Facoltà di filosofia alla Pontificia Università Gregoriana, nell’introduzione del suo libro Non mi arrendo. Esercizi di coraggio con il profeta Elia (Editrice Paoline, Milano, 2024, pagine 128, euro 12) in cui affida al Tisbita il compito di prendere per mano il lettore alla ricerca di Dio. È un Dio misterioso o un Dio a portata di mano? Incontrandolo solo tramite la sua Parola, appare invisibile agli occhi, mentre il falso dio Baal è raffigurabile. Il Dio di Elia scomoda ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati