Racconti di viaggio
La lunga alba di Kurt
30 luglio 2024
Uno sguardo di fugace speranza fuori da un finestrino di un treno è bastato a cambiare il corso della vita di Kurt Rosenberg: ebreo polacco, figlio del capitano Herman Rosenberg, nella notte del 13 aprile 1940 a soli vent’anni viene prelevato da casa dalla polizia segreta sovietica (Nkvd) insieme con la madre e il fratello minore, per essere trasferiti alla stazione di Leopoli. Qui vengono stipati su un convoglio merci con altre famiglie di ufficiali polacchi, senza sapere dove sarebbero stati confinati. «Vivere e non sopravvivere» è il pensiero che in un frangente ha portato Kurt ad «anticipare gli eventi»: approfittando della distrazione di una sentinella russa, alle 6 del mattino si infila nella fessura del vagone e salta giù. Inizia così la fuga «verso l’ignoto».
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