Per la gestione editoriale della produzione scientifica dell’ateneo

Convenzione tra il Dicastero per la comunicazione
e la Pontificia Università Urbaniana

 Convenzione tra il Dicastero per la comunicazione  e la Pontificia Università Urbaniana   QUO-162
18 luglio 2024

Rispondere coerentemente alle esigenze della missione evangelizzatrice della Chiesa: con questo obiettivo, il Dicastero per la comunicazione e la Pontificia Università Urbaniana hanno siglato oggi, giovedì 18 luglio, una convenzione per la gestione editoriale della produzione scientifica del Servizio editoria dell’ateneo. In base a tale accordo — firmato dal prefetto del dicastero, Paolo Ruffini, e dal delegato pontificio per l’università, Vincenzo Buonomo — le opere realizzate riporteranno il marchio registrato Urbaniana University Press-Pontificia Universitas Urbaniana unitamente al marchio Libreria Editrice Vaticana.

La convenzione, informa una nota congiunta, è in linea con le disposizioni della Costituzione apostolica Praedicate evangelium il cui articolo 183 prevede una unificazione «di tutte le realtà della Santa Sede nell’ambito della comunicazione», affinché l’intero sistema risponda coerentemente alle esigenze della missione evangelizzatrice della Chiesa.

Urbaniana University Press è erede della Tipografia poliglotta di Propaganda fide che, già nel xvii secolo, era caratterizzata da una visione missionaria globale: è stata, infatti, «tra le prime a pubblicare in caratteri non latini (sua è la Biblia sacra Arabica del 1671) e a rivolgersi a un pubblico mondiale, superando nella sua spinta missionaria i confini dell’Europa» e ponendo di fatto le basi «per una comunicazione interculturale e una diffusione del messaggio cristiano e del sapere senza precedenti».

Oggi, in un mondo sempre più interconnesso, questa missione è quanto mai attuale: basti dire che Urbaniana University Press ha pubblicato in cinese nella sua rivista più antica, «Urbaniana University Journal-Euntes docete», quadrimestrale fondato nel 1948, e che è in programma la valorizzazione della produzione culturale e scientifica in altre lingue orientali come il coreano, il giapponese, il vietnamita e il konkani, parlato soprattutto in India.

«A questa vocazione missionaria globale, al rispetto delle culture e della loro identità più profonda — conclude la nota — si aggiunge una sempre maggiore valorizzazione del ruolo scientifico e catalizzatore di ricerca proprio di una University Press con l’impegno all’implementazione costante di best practice accademiche e di innovazione scientifica», come chiaramente testimoniato dal catalogo dell’ateneo che vede riviste, manuali didattici e collane specifiche dedicate al tema missionario in tutte le sue declinazioni. Senza dimenticare grandi opere tra cui il Catalogue of Chinese Documents in the “Propaganda Fide” Historical Archives che ha reso disponibile fonti testuali cinesi dal valore inestimabile per la ricostruzione della storia del cristianesimo in Cina.