È prioritario assistere

Assistere i Paesi meno sviluppati è una responsabilità della comunità internazionale come “famiglia delle nazioni”. È il messaggio dell’osservatore permanente della Santa Sede all’Onu, arcivescovo Gabriele Caccia, nel suo intervento ad una riunione dedicata allo sviluppo sostenibile dei Paesi africani, di quelli meno sviluppati e di quelli in via di sviluppo senza accesso al mare.
Tra le sfide per questi Paesi, il presule ha evidenziato in particolare il «sostanziale peso del debito, la crescita economica limitata, la persistente insicurezza alimentare e la malnutrizione, la vulnerabilità al cambiamento climatico e ai disastri naturali, che ostacola il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile». Secondo Caccia, per la comunità internazionale la risposta a queste sfide è un «imperativo morale». «Alla luce delle vulnerabilità di questi Paesi, un approccio comprensivo e multiforme è richiesto per costruire la resilienza», ha affermato l’osservatore permanente, invitando a misure per potenziare i sistemi sanitari, ampliare l’accesso all’istruzione, la diversificazione economica e le pratiche agricole sostenibili.