La Colombia lancia un allarme umanitario per i migranti nel Darién dopo la decisione di Panamá di chiudere tre valichi di confine

Intrappolati nella foresta

Migrants arrive at the Reception Center for Migrant Care in Lajas Blancas, in the jungle province of ...
06 luglio 2024

Decine di migranti bloccati nel fango e nella fitta vegetazione, dopo aver macinato chilometri a piedi e aver attraversato fiumi a bordo di imbarcazioni sovraccariche: nel Darién c’è il rischio di un’emergenza umanitaria. È quanto paventa l’Ufficio del Difensore civico della Colombia a proposito della foresta lungo cui corre il confine con Panamá, percorsa dall’inizio dell’anno da almeno 175.000 migranti, perlopiù venezuelani, ma anche haitiani, cubani, addirittura asiatici e africani.

La preoccupazione di Bogotá, che ha diffuso immagini al riguardo, è per il pericolo di uno «scenario di intrappolamento» alla propria frontiera per chi attraversa il Darién, a seguito dell’annuncio della chiusura di almeno tre valichi di confine nell’area della giungla da parte del governo di José Raúl Mulino, insediatosi alla presidenza panamense ad inizio settimana. Il provvedimento, hanno spiegato nei giorni scorsi le autorità di Panamá, punta a «incanalare» il flusso ed esercitare un maggiore controllo sulla gestione del movimento migratorio.

Secondo il Difensore civico colombiano incaricato del dossier, Julio Balanta, come effetto della misura è prevedibile un «aumento del numero di persone bloccate nei comuni che accolgono i migranti» nel nord della Colombia ed è alle autorità locali che ha rivolto un appello ad attuare «azioni tempestive». Nello specifico si tratta delle località di Turbo, Acandí, Ungía e in particolare di Necoclí, luogo da cui sono solite partire ogni giorno centinaia di persone in barca nel tentativo di raggiungere la porta d’ingresso della foresta. Da lì i migranti sperano di proseguire il loro percorso verso un futuro più sicuro negli Stati Uniti. Ma è proprio nel Darién che si imbattono in pericolose gang criminali che estorcono denaro, derubano e usano violenza. Per molti di loro, il viaggio della speranza si interrompe nel buio della giungla.