Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, accompagnato da Mons. Marco Formica, Officiale della Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Segreteria di Stato, ha compiuto un viaggio in Libano, dal 23 al 27 giugno 2024, per visitare le opere assistenziali dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, e per esprimere vicinanza al popolo libanese.
L’Em.mo Segretario di Stato è giunto all’aeroporto internazionale Rafic Hariri di Beirut domenica 23 giugno, ed è stato ricevuto da S.E. il Sig. Abdallah Bou Habib, Ministro degli Affari Esteri ed Espatriati, e da S.E. Mons. Paolo Borgia, Nunzio Apostolico in Libano.
Inoltre lo hanno accolto il Sig. Marwan Sehnaoui, Presidente dellʼAssociazione Libanese dei Cavalieri dell’Ordine Malta, S.E. la Sig.ra Maria Emerica Cortese, Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Libano, e Mons. Giovanni Bicchierri, Segretario della Nunziatura Apostolica in Libano.
Erano presenti anche S.E. Mons. Hanna Alwan, M.L., Vicario Generale del Patriarcato Maronita, S.E. Mons. Robert Krikor Badichah, I.C.P.B., Vescovo Ausiliare dell’Eparchia Patriarcale degli Armeni Cattolici, una rappresentanza dellʼUnione dei Superiori Maggiori dei religiosi e delle religiose, e alcuni fedeli laici.
Il giorno seguente, il Segretario di Stato si è recato al Centro Agricolo di Mejdlaya, dove i volontari hanno presentato i progetti agro-alimentari promossi dall’Ordine di Malta per la ripresa economica e sociale di quella regione. Successivamente, si è recato al Centro socio sanitario di Khaldieh e poi alla Casa per anziani Beit Al Inaya Al Ilahiya dove ha salutato gli ospiti. Ha quindi visitato la cucina comunitaria mobile, La Rue du Partage, intrattenendosi con i volontari.
Nel pomeriggio, presso la Chiesa di San Giuseppe, il Cardinale Parolin ha celebrato la S. Messa solenne di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, in occasione del 40° anniversario della fondazione dell’Associazione libanese dell’Ordine di Malta in Libano. Erano presenti alcune alte cariche dello Stato e numerosi membri dellʼAssociazione, con i quali il Cardinale si è intrattenuto dopo la Celebrazione Eucaristica. Nell’omelia, ha ricordato la necessità di essere testimoni cristiani credibili a livello personale, familiare, e comunitario, ed ha esortato la Chiesa in Libano a « mantenere vivo ed efficace il messaggio del “vivere-insieme”, che è caratteristico del Paese dei Cedri».
Martedì 25 giugno, l’Em.mo Segretario di Stato si è recato presso il centro d’accoglienza per persone diversamente abili di Chabrouch, dove si è intrattenuto con gli ospiti della struttura, ascoltando le testimonianze sulle attività di assistenza e parlando con i volontari della loro esperienza.
In tarda mattinata, ha raggiunto la sede del Patriarcato Maronita a Bkerke per incontrare S.B. il Card. Bechara Boutros Al-Raï, Patriarca di Antiochia dei Maroniti, S.B. Youssef Absi, Patriarca di Antiochia dei Greco-melchiti, S.B. Raphaël Bedros XXI Minassian, Patriarca di Cilicia degli Armeni, S.E. Mons. César Essayan, Vicario Apostolico di Beirut dei Latini, e alcuni Vescovi maroniti.
All’incontro e al pranzo erano presenti anche Sua Santità Aram I Kehishian, Catholicos della Chiesa armena apostolica di Cilicia, S.E. Elias Audi, Metropolita greco-ortodosso di Beirut, i rappresentanti di altri Patriarcati e Capi delle Chiese, come pure lo Sheikh Abdel Latif Deryan, Gran Mufti Sunnita della Repubblica Libanese, lo Sheikh Sami Abi El-Mouna, Capo spirituale dei Drusi, lo Sheikh Ali Qaddour, Capo del Consiglio degli Alawiti, e molti altri, tra cui alcuni esponenti politici dei partiti cristiani. Al termine, i Capi religiosi hanno ribadito il loro impegno di preghiera per la fine della guerra, lanciando un appello per la pace.
La giornata si è conclusa con la visita al Santuario di San Charbel ad Annaya, dove il Cardinale Parolin ha celebrato i Vespri con la Comunità dei Monaci dell’Ordine Libanese Maronita e una numerosa rappresentanza dei religiosi e delle religiose del Libano, che ha poi salutato. Nell’omelia il Cardinale ha esortato i religiosi e le religiose ad aiutare le famiglie libanesi in difficoltà, soprattutto nel settore dell’educazione. La serata si è conclusa con un momento di preghiera alla tomba di San Charbel, dove Sua Eminenza ha affidato alla sua intercessione le intenzioni del Papa, della Chiesa universale e di quella libanese, e ha pregato per la pace nel mondo.
Mercoledì 26 giugno, il Cardinale ha celebrato l’Eucaristia presso il Santuario di Notre Dame du Liban e, successivamente, ha fatto visita al Centro sanitario di San Giovanni Battista di Ain El Remmaneh, tenuto dall’Ordine di Malta, che funziona come dispensario. Si è intrattenuto con i medici e il personale sanitario, e con i pazienti, esortandoli alla speranza.
Successivamente, l’Em.mo Segretario di Stato è stato ricevuto da S.E. il Sig. Nabih Berry, Presidente dellʼAssemblea Nazionale, a Ain el-Tineh, e poi si è recato al Palazzo del Grand Serail, dove ha incontrato S.E. il Sig. Najib Mikati, Primo Ministro dimissionario. Erano presenti per parte libanese S.E. il Sig. Henri Khoury, Ministro dimissionario della Giustizia, il Sig. Mahmoud Makkieh, Segretario Generale del Consiglio dei Ministri dimissionario, il Sig. Hani Chemaitelly, Segretario generale del Ministero per gli Affari Esteri ed Espatriati, ed alcuni Consiglieri del Primo Ministro. Al Grand Serail, l’Em.mo Segretario di Stato ha rilasciato una dichiarazione alla stampa, auspicando la pace nella regione e chiedendo che si arrivi all’elezione del Presidente della Repubblica libanese il prima possibile.
Sua Eminenza ha fatto ritorno in Vaticano il giovedì 27 giugno, portando con sé i volti e le speranze del popolo libanese e il loro grande desiderio di raggiungere una stabilità istituzionale, economica e sociale, cosa davvero urgente.