Trasformare il dolore in forza
…quando l’anima è satura di dolore,
il tempo ne risente e non è vero che
il tempo cura le ferite, quelle restano
a vita dentro di noi. Come un vaso rotto
lo puoi ricomporre, ma non è più lo stesso,
è pieno di crepe, il trucco sta nel trasformare
il dolore in forza e sapere conviverci ed
accettare quelle crepe e farle diventare una
parte di te unica, perché solo attraversando
la sofferenza può avvenire un cambiamento…
Quanto mi sei vicina
Intorno a me c’è il buio, ma
quando tu mi sei vicina
vedo la luce.
Angelica
Mille volte sono caduta
…la vera ricchezza dell’essere umano
sta nel riuscire a star da solo
con se stesso, anche con i suoi demoni, e
alimentare la parte migliore di sé.
Dentro di noi a volte combattiamo.
Io le chiamo guerre invisibili. A volte
le battaglie si vincono e si perdono,
ma la cosa più importante è vincere la
propria guerra con se stessi, soprattutto
se il nemico è dentro di te non puoi
evitarlo… Mille volte sono caduta ed altrettante
volte mi sono sempre rialzata senza mai strisciare…
Stronzate chi dice le solite frasi fatte “si cade e ci
si rialza più forti”. NOO!!! Nel mio caso, ogni volta
che sono caduta una parte di me è rimasta lì per terra,
ma la rabbia mi ha sempre dato la forza per rialzarmi e
non arrendermi mai, perché sarebbe stata la fine, ed io credo
che ognuno ha il suo peso da sopportare nella vita.
La rabbia ti logora, è vero, ma paradossalmente per me
è la mia salvezza o, meglio, lo è stata in passato quando
tutto sembrava finito…
Vivere ovunque
Sono in questo bel palazzo storico,
dove i doveri sono il mantra di ogni giorno…
sento il calore in ogni angolo di queste “mure”.
Casa per tante persone in ricerca del proprio
io interiore e fisico, di fame di libertà, ed inizio
di una vera vita oltre la loro etnia natia e
lingua parlata!
Padre, dona a tutti i Popoli di tutto
questo “Mondo” la forza, la gioia interiore e la
salute fisica. Ovunque siamo…
abbiamo il diritto di accettare i doni più preziosi per…
la pace, l’amore, la prosperità,
l’abbondanza, l’equilibrio, l’armonia e la salute,
giustizia per tutti
Grazie, grazie, grazie all’infinito
per il dono più prezioso:
la Vita.
Iris
Chiamatemi Solitudine
Da Soledat, sono di etnia Sinti.
Ciao a tutti voi,
vi ringrazio dell’opportunità di poter scrivere qualcosa, purtroppo devo mantenere l’anonimato. Anzi, chiamatemi Soledat, che vuol dire solitudine. Sono una donna dolce e sensibile, farei di tutto per aiutare il prossimo, sarei pronta a rinunciare al cibo per donarlo a chi ha più bisogno. Non ho avuto una vita facile, fin da bambina ho dovuto crescere presto. Non ho mai giocato con le bambole perché mia mamma e mio papà si sono separati quando avevo solo nove anni. Nonostante fossi la più piccola in famiglia, ho una sorella e due fratelli più grandi, ho fatto da madre. A causa dell’abbandono di mia madre, mio padre ha iniziato a buttarsi nell’alcol, beveva tutti i giorni e noi bambini rimanevamo senza mangiare, anche per giorni. Così ho deciso di prendere in mano la situazione e sono andata a lavorare come lavapiatti nei ristoranti, dove non percepivo uno stipendio, ma mi accontentavo del cibo avanzato in cambio del mio lavoro. Finito il turno, con la mia piccola bici, correvo a casa, così mangiavo con i miei fratelli. Per portare a casa qualcosa in più, andavo anche ad elemosinare. Questa è stata la mia vita. A sedici anni ho avuto la mia prima figlia, la bambola vera che non ho mai avuto nella mia infanzia travagliata. La mia vita è stata difficile e piena di dolori e, dopo un’infanzia negata, mi sono trovata a fare da mamma e papà ai meravigliosi doni che Dio mi ha fatto: i miei figli. Sono molto fiera di loro. Loro non sono cresciuti come dei Sinti, li ho sempre mandati a scuola e hanno potuto seguire un regolare corso di studi. La vita mi ha fatto un unico regalo, dei figli meravigliosi: non fumano, non bevono e pensano solo al proprio futuro, e per questo ringrazio Dio. Ringrazio Dio anche per avermi messo qui alla Giudecca, un Castello dove tutti mi vogliono bene: agenti, educatori, dottori e infermieri, che si sono presi cura di me. Voglio ringraziarli perché si sono presi cura di me nei momenti peggiori, mi sono stati sempre vicini. Sono in questo Castello da un anno e, nonostante ci stia bene, il mio cuore è spezzato perché mi mancano i miei figli, che sono la mia vita. Stare qui mi ha fatto capire ancora di più quanto sia importante la mia famiglia. Ringrazio tutti voi per l’aiuto che mi avete dato.
Vi voglio tanto bene e vi abbraccio.
La vostra Soledat
Sappiti amare
Vivi la leggerezza del momento e non
dare mai per scontato niente. Sappiti
amare e solo così sarai amata. Lascia
entrare quel soffio che, anche se può essere
banale, a volte mi riscalda il cuore.
Il cambiamento esiste se tu lo vuoi, da
sola lo trovi, e quando c’è resti una
persona nuova e bella.
Antonella Banelli
Dolore
Situazione critica
Circostanza critica
Viscida la serpe
Striscia lentamente
Il suo sibilo nella mia mente
Sente ciò che provo
Sa quanto è solo
Il mio cuore
Lo stritola per similare l’amore
Il calore
Di un’illusione che dura poche ore
Perché poi scaglierà
La sua mossa fatale
Dolore abissale
Nel morso del veleno letale
Ora che il mio respiro è pesante
La mia pelle violacea, bianca
La mia voce stanca
Continuo a sentire il suo odore
quelle dolci parole
mentre penso ai miei sbagli,
mi rendo conto
non sono parole
sono sonagli.
Giulia Boschin
Le vere prigioni
…il mio concetto di libertà è
quando non si è schiavi di
nessuno soprattutto di se stessi,
le vere prigioni esistono dentro di
noi, e non sono le sbarre di un carcere
a incatenarci…
Il tempo non esiste più
Sono qui sola,
sono qui a pensarti, mia dolce metà,
e un’onda infrangibile si abbatte su di me, non so se correre, non so se scappare. Alla fine, resto immobile. Resto immobile ad aspettare quello schianto. Perché, anche se estremamente doloroso, è già qualcosa. Qualcosa di diverso da questo vuoto abissale che porto dentro, o lui porta me. Sai, alle volte immagino che il tempo non esista, nessun secondo, nessun minuto, nessuna ora. Nessun giorno... nessuna lancetta a scandire il tempo, nessun orologio o calendario a ricordarmi che la vita mia, come quella di tutti gli altri, è governata, dettata, contaminata da qualcosa che condiziona in modo irreversibile la nostra esistenza.
Perché, misteriosamente, quando sono al tuo fianco non percepisco quella fretta, quella noia, quell’ansia che alle volte ti logora... nulla esiste più se non quell’esatto momento. Che nessuno decide quanto dura, nessuno può quantificare o imporre, nessuno può calcolare. Siamo io e te in un modo indefinibile. Perché tutto ciò che viene definito... finisce. Ed io non voglio.
Non voglio vivere con la costrizione che tutto abbia una definizione. Che tutto sia già spiegato e imbrattato di significati e spiegazioni che si tramandano da generazioni. Io non voglio sapere quello che sanno tutti. Io non voglio vivere di presunzione. Di Sapienza assoluta. Io voglio percepire. Voglio vedere senza guardare, parlare senza parole, sentire senza ascoltare.
Ora che il tempo non esiste più, ora che sono libera da tutte le definizioni, ora che non c’è passato, né presente, né futuro. Proprio in questo preciso battito del mio cuore bradicardico, nel preciso battito d’ali di una farfalla, nel preciso battito della pioggia sull’asfalto e nel preciso battito dell’onda che si infrange sugli scogli...
Sono qui, con te. Dove vorrei essere. Dove sono sempre stata. Mia dolce metà. L’Amore è per chi non ha bisogno di sapere, né di definire. Nessun orizzonte, nessun confine.
Non esiste inizio, non esiste fine.
Ci incontriamo lì dove non esiste un confine.
Intanto, indosso i brividi che mi hai dolcemente lasciato, così copro i lividi che ci hanno procurato.
Chi dell’Amore non si è mai curato. Lo senti... ora ti bacio.
Tua Giulia.
Giulia Boschin
Quando
Quando sono triste
vorrei isolarmi,
rannicchiarmi nel letto
e non ascoltarvi.
Quando sono triste
non posso aver paura
perché in questo posto
non esiste armatura.
Quando sono triste
non posso essere fragile
perché non posso versare lacrime.
Paola
Daiana
Chi mi ha dato la forza
e la voglia di andare
avanti sei tu, Daiana,
sei la luce dei miei
occhi, Daiana, sei nel mio
cuore e quando in braccio
ti avrò, tutto il mio amore
ti darò e così io vivrò.
Valentina
Ti amo
Sai, ho pensato di soffocare. Ho pensato che i miei polmoni non trattenessero più l’aria. Ho pensato di star impazzendo, senza te. Una sensazione che non merita un nome. Non mi sento al sicuro, non sono al sicuro, tremo come una foglia che sta per staccarsi da un ramo, fragile, instabile… si secca e stagna nel cuore. Non c’è caldo e non c’è freddo, è un fastidioso tiepido… rumore dissonante mi tortura dentro... urlo ...ma solo io posso sentirlo. Gli occhi. Dicono sono lo specchio dell’anima, ma io non ho più anima, dal momento in cui te ne sei andata, lei se ne è andata con te. Mi rimane l’ombra, sempre al mio fianco, fedele come nessuno mai. Lei ha occhi per vedere l’orrore che mi circonda, lei non può pronunciare parola alcuna, né sentire tutto il kaos che mi percuote. Lei che ha il colore del vuoto e i lineamenti che mi assomigliano. Nella sua oscurità… lei… è l’unica cosa che ancora brilla in me.
Ma io non voglio brillare… io voglio bruciare… io voglio esplodere. Perché il mio amore è troppo grande e non posso e non voglio contenerlo. Voglio ricoprire ogni parte di te e tutto ciò che ti circonda. Perché tu meriti qualcosa che nessuno ha il coraggio di dare. Forse per paura o forse solo sano egoismo. Ma il mio cuore né concepisce, né comprende una parola così grande, ma allo stesso tempo tanto piccola. Tutto quello che so è ciò che non sono. Ma so esattamente ciò che sei tu. E tutto ciò che sei è esattamente tutto ciò che vorrei al mio fianco. Se scappi io non posso rincorrerti. Ma se tu resti io posso tenerti con me per sempre.
Ti amo.
Giulia Boschin
Sta a noi decidere la canzone
La profondità di una persona
ti rende la maggior parte delle
volte a sentirti sola o, meglio,
di non essere mai appagata perché
essere superficiali o non andare
oltre alle apparenze rende tutto
più semplice… Io tocco con mano
la solitudine ogni singolo giorno,
anche se sono circondata di persone,
ma questo non mi spaventa, anzi…
In bene o in male bisogna sentire
le emozioni: questo per me è la vita…
La vera morte è legata all’emotività,
al non sentire più nulla…
Un sorriso o una lacrima ti fanno
vibrare il cuore ed a ogni battito
emana una melodia, delle note. Sta
a noi decidere la canzone!!!
Forti saremo un giorno
La vostra mancanza è forte, più forte della
mia energia voi che siete la mia energia e la
mia forza, la mia speranza. E forti saremo un giorno,
insieme ai figli miei che ho partorito
tu che li hai cresciuti, la mia cara e unica
madre. La vostra mancanza mi ha fatto capire cos’è
la libertà.
Elisabeth
Domani
Prima di dormire chiediti se sei
soddisfatta della tua vita.
Se la risposta è no, domani alzati
e cambiala senza scuse.
Noemi
Non sono momenti persi
Questi tempi duri mi fanno
capire il bello della libertà.
Non sono solo momenti persi
anzi, ci fanno riflettere sul futuro.
Ho trovato persone che senza
conoscere il mio passato
mi hanno regalato un presente vero
con una fermezza di volere un futuro
diverso.
Colpevole o no, quello non è rilevante.
Sapere essere capaci di ricominciare,
questo è lo scopo.
Non perdersi, anzi la vittoria è già di per sé
essersi perso ed essersi ritrovato,
con la forza di essere nuovo.
Luz
Mamita
Se tu sapessi, amore,
quanto mi è costato lasciarti,
per sopravvivere e riparare a quei disastri.
Quei disastri che la vita
mi aveva già riservato,
non l’ho deciso io quel destino dannato.
Se tu sapessi, amore,
quanto mi mancano i tuoi occhi
e quel tuo dolce sorriso,
non saprai mai quante lacrime hanno segnato il mio viso.
Se tu sapessi, amore,
quante volte ti sento
alle volte mi sembra di sentirti scalciare nel mio grembo.
Se tu sapessi, amore,
quante volte ho pregato
che Dio ti proteggesse e tu mi abbia perdonato.
Se tu sapessi, amore,
quanto ti ama il mio cuore
Non avresti più paura del tempo, delle ore
che passiamo lontano,
se chiudi gli occhi
mamita è li che ti stringe la mano.
Haidis
Vivo per mio figlio
Sono in un posto
che mai vorrei essere
ma ho imparato molto.
Vivo per mio figlio che
è la cosa più cara
della mia vita — la vita
è preziosa, va vissuta
nel bene e nel male.
Un pensiero bello per tutti.
Miriana
Neve
Lei non si accorge, lei non vede,
ma nella mano
stringe solo un pugno di neve.
Giulia Boschin
Dio, perché mi hai salvata?
Dal 1° gennaio 2016 mi trovo in carcere ad espiare una condanna di trent’anni per aver commesso due gravi reati.
Ho passato un’infanzia con un padre che beveva e le liti in casa non mancavano, comprese la vergogna e l’emarginazione a causa sua. Mia madre era il punto di riferimento della famiglia, ma era incapace di esternare il suo amore. Non ricordo, infatti, di aver mai ricevuto né una carezza, né un abbraccio, né un “ti voglio bene”. Quando mi sono sposata, sono passata dalla padella alla brace ma, d’altronde, ho scelto di farlo per andarmene di casa, già incinta di mio figlio. Ci ho messo poco tempo per scoprire che faceva uso di eroina. Ne ho passate tante e solo chi ha provato la sofferenza che ho vissuto io mi può capire. Ho lasciato mio marito e lui è rimasto a vivere per la strada finché non ha deciso di entrare in una Comunità di Recupero. In quei due anni è cambiato dal giorno alla notte e pian piano ci siamo riavvicinati e rimessi insieme.
Pochi mesi dopo è nata mia figlia e lì è crollato tutto di nuovo: mio marito si è ammalato di linfoma, già in metastasi, e per lo shock ha ricominciato a bucarsi.
Non sapevo come affrontare la situazione, ho iniziato a far uso di psicofarmaci fino ad abusarne. Dopo 5 anni mio marito è morto. I miei genitori, per aiutarmi sono venuti a vivere con noi, ma io sono crollata fisicamente e psicologicamente e non sono stata vicina a mia figlia nel momento in cui aveva più bisogno di me.
Poi, i due crimini, ed eccomi qui in carcere: all’inizio mi sono sentita libera, protetta, anche se una parte di me era devastata, arrabbiata con me stessa, con il mondo intero, anche con Dio. Dopo due anni, ho tentato il suicidio e mi hanno salvata per miracolo.
Quando mi sono svegliata dal coma ho guardato il cielo e ho chiesto a Dio: “Signore mio, ho fatto del male, sono in carcere per questo e tu mi hai salvato la vita… perché?”. Poi ho capito che Dio voleva darmi la possibilità di riprendere in mano la mia vita. È iniziato così il mio percorso di redenzione.
Ora mi sento in pace, ho il Signore accanto a me e lo sento. Il rancore e la rabbia non fanno più parte di me e voglio migliorare giorno per giorno per uscire da qui riabilitata.
Questa esperienza spirituale la auguro a tutte persone che entrano qui, perché colgano l'occasione per ripensare alla loro vita, per ritrovarsi così com’erano un tempo, perché, anche se ora si sono perdute e non vedono futuro, possono usare questo tempo per riflettere, meditare e avvicinarsi a Dio.
Grazie per avermi offerto l’opportunità di raccontare quello che custodisco nel più profondo del mio cuore.
Noemi
Quella sera
Abbiamo litigato quella sera.
E questo che vuol dire? Che non ci amiamo più?
Perché è niente
quello che prima era tutto?
Perché è morte
quello che prima era vita?
Perché è gelo adesso
quello che un attimo fa era calore?
Il cielo azzurro, in un attimo,
si è fatto sporca tempesta.
Ma l’importante è che poi
torni il sole.
Mio unico grande Amore.
Giulia Boschin
Volare
Nessuna ruota può torturarmi,
la mia anima in libertà,
dietro questa ossatura mortale,
ne è saldata una più forte.
Non la puoi forare con niente,
e tanto meno trafiggere,
due corpi perciò ci sono,
legane uno e l’altro vola…
Trenta metri sopra il cielo
Oggi per me è una giornata speciale,
sto volando 30 metri sopra il cielo!
È venuto mio figlio a colloquio,
non ci vedevamo da circa 11 mesi
(per via del suo lavoro) e quando l’ho
visto non mi sembrava vero, il mio
cuore palpitava, me lo sono abbracciato
baciato, bellissimo.
Abbiamo parlato di tante cose, del suo
lavoro che gli dà soddisfazioni ed anche economicamente ha fatto il salto
di qualità che gli permetterà
finalmente di acquistare una casa
per lui e per la sua famiglia.
Abbiamo fatto una bella chiacchierata,
la cosa più bella che mi ha detto è
che a distanza di 11 mesi mi vede
sempre meglio, sempre più serena
e determinata e per lui è un
regalo e un riscatto per tutto ciò
che gli ho fatto passare, mi ha fatto
i complimenti e mi ha detto di
continuare così.
La cosa più bella in assoluto è
stata quando mi ha detto “Mamma
non ti voglio illudere, ma vedrai che
prima o poi arriverà anche Ylenia,
ma non qui dentro.
Non ha voluto dire altro, ma io
ho chiesto “sai, vero, che il mio fine
pena è tanto avanti?”.
Ma lui mi ha fatto capire che quando
inizierò con i permessi sarà
probabile, perché (cosa che non sapevo)
ogni volta che lei veniva a colloquio
da me arrivava a casa devastata,
non sopportava di vedermi in questo
posto. Ora mi rendo conto perché
era sempre così fredda, lontana.
Mi si spezza il cuore a sapere
che non riesca ancora ad accettare
il fatto che sua mamma sia qui dentro.
Comunque, oggi per me
è una giornata che mi insegna
che devo proseguire il
mio percorso sempre più in positivo,
così avrò una vita serena e il cuore
colmo di amore per i miei figli ed
il prossimo (quando farò volontariato).
Grazie.
Noemi
Come le rose
La famiglia è come le rose. Cadono le
spine, ma l’amore per la famiglia non avrà mai fine.
La sofferenza che ho dentro tutto questo tempo senza
stargli vicino, stare in questo brutto posto, mi ha fatto
capire tante cose, che la famiglia non ha prezzo
a stargli vicino non ha neanche valore, non c’è prezzo
che paga a stare vicino ai nostri cari che sono la famiglia.
La libertà non ha prezzo con tutto il mio cuore sofferente.
Bruna
Il coraggio
Coraggio non significa avere la forza
di andare avanti, ma è andare avanti
quando non se ne ha la forza.
Noemi
Io donna
So che donna sono.
Ho consapevolezza della donna che ero.
So che donna voglio essere.
Ho consapevolezza della donna che non voglio diventare.
Io sono una donna in cammino verso la mia libertà.
rp
C’è un tempo
C’è un tempo per vivere
c’è un tempo per morire
c’è un tempo per sorridere
c’è un tempo per piangere
c’è un tempo per tutto
ma tutto passa.
Suzana
Posso sentire
L’ultima volta che ti vidi
fu l’ultima volta che i miei occhi brillarono.
Sapevo che dovevo lasciarti, ma non sapevo per quanto.
Sapevo che sarebbe stata dura, ma non sapevo che
quella durezza me la sarei portata dentro.
Per tutto il tempo.
Sapevo che qui fa freddo, perché non c’è sempre
il sole come da noi, non sapevo che quel
freddo sarebbe entrato nel mio cuore, perché qui
non ci sei tu.
Sapevo che il tempo scorre e la vita non aspetta,
ma non sapevo che il tempo senza di te è una
tortura e la vita non ha un sapore, non ha un
colore, né una certezza.
Sapevo che volevo darti una vita migliore
della mia, ma non sapevo se ce l’avrei fatta.
Sapevo che un giorno avresti potuto odiarmi,
ma non sapevo quanto avrei potuto odiarmi io.
Però sapevo, e so tutt’ora, quanto i tuoi occhi,
il tuo sorriso, i tuoi capelli, la tua voce, il tuo odore
mi danno la forza per lottare, ogni giorno.
Ma non sapevo quanto è forte, quanto è potente l’amore
di una madre per la propria figlia.
Il giorno che ti ho data alla luce, la luce è entrata dentro di me.
Il giorno che ti ho lasciata ho lasciato anche la mia luce con te.
Il giorno che tornerò a prenderti, sarà il giorno che ritroverò
la mia luce. Perché quella luce sei tu amore mio e non c’è il cuore
che io possa amare quanto il tuo, che amavo già quando batteva dentro di me.
La prima volta che ti vidi
fu la prima che i miei occhi brillarono.
Haidis
Famiglia
Spesso penso alla mia famiglia tra
l’odore di limone e il profumo di
vaniglia, immagino quei momenti
felici con i miei figli ed i miei amici.
Ricordo la spensieratezza di quei
giorni lasciati della mia giovinezza,
sento l’emozione nel mio cuore di
quando ero con il mio primo amore.
Ascolto il casino che mi affonda,
prego Dio di lasciarmi tornare tra le
braccia di mia madre, sogno la libertà
a occhi aperti, perché se li chiudo
vedo solo serpi, ora capisco l’importanza
e la meraviglia di questa parola
che si chiama famiglia.
Jenesi
Anima libera
Corri cavallo bianco…
Corri dietro ai tuoi sogni, non guardare
indietro a quello che rimane nei tuoi ricordi
pensa che è un carillon antico sepolto e dimenticato nel tempo, un tempo, che non tornerà mai più.
Respira aria nuova e riapri un mondo pieno
di gioia, allegria e avventure, raccogli
i tuoi passi verso la libertà, e vivi nel presente senza domani.
Sarà quello che rimarrà che è scritto per
sempre nel tuo cuore, cuore unico e solitario
perché è tuo e solo tu puoi sentire i suoi battiti.
Corri cavallo bianco, corri finché hai fiato.
Quando sei stanco della tua corsa ti
fermerai e troverai i tuoi zoccoli deboli
di rincorrere te stesso, lì capirai dietro cosa hai corso
per la liberazione della tua anima.
Corri cavallo bianco corri ……
Marceby Primera
Urla nel silenzio
Le urla nel silenzio gridate per molti anni
per sfogare il mio dolore, sofferenza, rabbia,
lentamente passano e cominci ad avere lacrime
di gioia, sorrisi quasi felici perché quei brutti
ricordi stanno sfumando per la costanza,
il mio credo, la mia volontà e forza.
Il tunnel maledetto diventa la mia luce guida.
Grazie a tutte le istituzioni.
Manuela
Un respiro
Sei la carezza,
quella più dolce.
Un cuscino di seta e passione.
Una conchiglia di madreperla rara.
La lacrima più amara.
Sei quell’anima
che ho sempre cercato,
ma che fino a poco fa non avevo trovato.
Brutale è questo fato.
Prima manda in estasi il mio cuore,
poi lo ha spezzato,
tutto in un istante,
il tempo di un respiro affannato.
Giulia Boschin
Mai arrendersi
…Accumulava pazienza, come polvere da sparo…
…Grido restando in silenzio
…dagli occhi di chi è puro, siete solo dei codardi…
…la rabbia è la mia benzina…
…la vita è il treno, non la stazione…
…e lei aveva l’aria dolce, di una vita amara che seminava tempesta…
…hanno il tuo nome le mie ferite…
…la notte le paure fanno più rumore…
…io mah, voi boh…
…un po’ di me sarà per sempre triste…
…se dentro muori lenta, sai che fuori sorrido…
…non sottovalutare mai la forza ed il coraggio che ho di lottare…
…in questa lacrima infinita c’è tutto il senso della mia vita…
…la tristezza è il mio riposo…
…l’assenza è la peggior presenza…
…lacrime di ghiaccio tagliano il mio viso…
…chi ha sofferto ama in modo diverso…
…la mia vita è un pianeta invisibile…
…è col tempo che si impara a comprendere il vuoto…
…solo da distrutta riuscirò ad essere distratta … (cos’è che mi manca)
Never give up...
Mai Arrendersi…