Rileggendo
«Esame di coscienza di un letterato» di Renato Serra

Amara solitudine
in un carcere d’inchiostro

 Amara solitudine  in un carcere d’inchiostro  QUO-144
26 giugno 2024
Fu scritto nel marzo del 1915 Esame di coscienza di un letterato, ovvero pochi giorni prima che l’autore, il trentenne Renato Serra, venisse inviato, in qualità di ufficiale, su quel fronte dell’Isonzo che gli si sarebbe rivelato fatale (morì combattendo sul monte Podgora). Il saggio venne subito pubblicato sulla rivista «Voce», diretta da Giuseppe De Robertis, che lo giudicò uno dei capolavori della letteratura italiana del Novecento. In quest’opera Serra portò la vocazione autobiografica e lirica tipica dei “vociani”, nonché gli estri e gli umori di un uomo di finissima sensibilità. Sono pagine critiche caratterizzate da un vertiginoso andirivieni di descrizioni paesistiche e di effusioni liriche, in cui si compie una singolare sintesi tra la vocazione del critico letterario e il ...

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