Voleva una Chiesa “ospedale da campo” Domenico Brizi ultimo vescovo di Osimo

«Amare e fare»

 «Amare e fare»  QUO-142
24 giugno 2024
In qualsiasi unione matrimoniale che si rispetti, al termine della celebrazione, culminata con lo scambio degli anelli, vi è il bacio, segno visibile di un amore e di una crescita futura insieme. Lo stesso è quello che accade ai vescovi, i quali, dopo la consacrazione in cui ricevono i segni del loro ministero, giunge il momento che il cerimoniale e il diritto della Chiesa chiamano “presa di possesso”: un atto di ufficializzazione del legame tra vescovo e Chiesa particolare affidata alle sue cure. E così accadeva anche in una cittadina rovinata dalla guerra, orfana di vescovo da circa un anno, dove il nuovo pastore si apprestava a fare ingresso. Domenico Brizi, dal Collegio Urbano di Roma, arrivava a Osimo. Era il 25 marzo 1945, Domenica delle Palme. Alle porte della città, tra popolo e autorità ...

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