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19 giugno 2024

Centro Astalli online e nelle scuole italiane

Accompagnare, servire, difendere i rifugiati: è la missione del Centro Astalli, dal 1987 sede italiana del Jesuit Refugee Service (Jrs), organizzazione cattolica internazionale attiva in 57 paesi del mondo per l’accompagnamento dei rifugiati. In Italia serve circa 18.000 migranti, di cui 10.000 soltanto a Roma, grazie all’aiuto di 700 volontari nelle otto sedi territoriali di Roma, Bologna, Catania, Grumo Nevano (Napoli), Palermo, Trento, Vicenza e Padova. Il sito www.centroastalli.it ne presenta le attività: la mensa che distribuisce trecento pasti al giorno, l’ambulatorio, quattro centri di accoglienza e tre appartamenti, una scuola di italiano e altri servizi di prima e seconda accoglienza. La fondazione del Jesuit Refugee Service si deve all’appello di padre Pedro Arrupe, allora preposito generale della Compagnia di Gesù che, nel 1980, di fronte alla tragedia dei boat people vietnamiti — le migliaia di profughi in fuga dalla guerra in Vietnam con imbarcazioni di fortuna — esortò i gesuiti a «portare almeno un po’ di sollievo a questa situazione così tragica». Il Centro Astalli pubblica un rapporto annuale sulle condizioni di richiedenti asilo e rifugiati, ma esce dall’omonima sede di Roma per raggiungere le scuole italiane con incontri di formazione sui temi del diritto d’asilo e del dialogo interreligioso.

Il Masci compie 70 anni

Il Movimento adulti scout cattolici italiani (Masci), fondato il 20 giugno 1954 presso la Domus Pacis di Roma, compie settant’anni. Una staffetta di eventi regionali ha celebrato l’anniversario di fondazione della realtà che raccoglie, in Italia, oltre 6000 associati. Sul sito www.masci.it è possibile ripercorrerne la lunga storia e le attività intrecciate sulle corde della formazione e dell’educazione, la proposta di un cammino per accrescere le competenze della persona, il saper fare, assieme alla dimensione di crescita educativa che incide sul suo essere e agire. Un movimento di educazione permanente, anche in età adulta, ancorato ai valori dello scoutismo. Si tratta — si legge online — di una spiritualità dell’ascolto, di servizio e di fraternità, ma anche della misericordia e della gioia. «Per fare strada» sono state proposte quattro piste: la ricerca di una nuova alleanza con l’altro per costruire un mondo di pace e giustizia; un rinnovato sguardo alle sfide per il creato; un servizio politico, istituzionale e civico; l’essere un movimento ecclesiale e non clericale nella costruzione di una Chiesa sinodale.

a cura di Fabio Bolzetta