13 giugno 2024
Il rapporto tra la Chiesa (la fede cristiana) e lo sport non è qualcosa di recente, ma di genetico, il cui esempio più chiaro ci viene dato dallo stesso san Paolo: «Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede» (2 Tm 4, 7). La Chiesa ha sempre avuto uno stretto rapporto con lo sport, vedendolo a volte come un metodo esigente per vivere le virtù cristiane, a volte come una risorsa metaforica per descrivere il dinamismo religioso, a volte come un areopago da cui cerca di umanizzarlo con il suo messaggio evangelico.
Un passaggio emblematico di questo rapporto tra fede e sport compie quest’anno il suo centenario: ai Giochi olimpici di Parigi del 1924 è stato introdotto il motto olimpico «Citius, altius, fortius» («Più veloce, più alto, ...
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