Noi, gli altri
27 maggio 2024
Jaye Starr sta preparando il pranzo per una vicina di casa malata di cancro, quando la raggiungiamo per intervistarla. «In una giornata ci sono solo 24 ore», dice. E tante di queste, nella giornata di Starr, sono dedicate ai bisogni di chi le sta intorno. Cappellana musulmana, Starr è parte di una squadra di assistenti spirituali di varie religioni e accompagna i pazienti in terapia intensiva all’ospedale universitario Michigan Medicine. «Siamo in un reparto con il quaranta per cento di tasso di mortalità e il sessanta per cento degli altri pazienti che sopravvive spesso muore nell’arco di pochi mesi — racconta —. La nostra chiamata, la nostra presenza come cappellani, in quel contesto, è per accompagnare gli ultimi momenti di vita di una persona». Le squadre multireligiose di cappellani ...
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