Le recenti proteste a Nouméa rischiano di mettere in discussione il ruolo di Parigi a livello globale

La Francia e la sfida
della Nuova Caledonia

The resident in charge of the independantist roadblock at La Tamoa, holds a Kanak flag in the ...
21 maggio 2024
Sei morti, oltre 200 arresti, l’aeroporto bloccato, gli ospedali chiusi e i supermercati presi d’assalto: nel fine settimana la situazione in Nuova Caledonia, territorio d’oltremare francese in cui vige lo Stato d’emergenza, non si è per niente placata. La posizione di Parigi resta chiara: le dozzine di isole devono restare territorio nazionale perché rappresentano un vantaggio strategico e consentono di dichiararsi parte attiva nell’Indo-Pacifico. Eppure, la crisi in Nuova Caledonia nasce proprio dal fatto che Stato francese, indipendentisti e nazionalisti non si parlano. Dopo i due referendum sull’indipendenza datati 2018 e 2020, previsti dall’accordo di Nouméa del 1998, nel 2021 i caledoni hanno ribadito di voler restare nella Repubblica francese. Ma i nazionalisti indigeni Kanak contestano questo risultato ...

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