Il tempo biografico
20 maggio 2024
C’è il finito e l’infinito, il tempo biografico di sir Arthur Conan Doyle e il non-tempo letterario di Sherlock Holmes. Nella dimensione sospesa del protagonista narrativo, sottratto alle leggi del mondo per abitare in permanenza tra quei miti che secondo Sallustio «mai avvennero, ma sono sempre», anche il 2024 si presenta con un fiume di novità non solo editoriali, che la crescente distanza di noi contemporanei dal plumbeo mondo vittoriano non riesce ad affievolire. Ad esempio la galassia degli apocrifi holmesiani, moltiplicatisi dopo la scadenza dei diritti d’autore nel Duemila — storie di nuovo conio, ma coerenti con l’originario corpus di quattro romanzi e cinquantasei racconti che gli appassionati di stretta osservanza chiamano «il canone» — si arricchisce di due nuove opere: il racconto Il falso ...
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