L’accusa rivolta ai vecchi di «rubare il futuro ai giovani» è molto presente oggi ovunque: prende le mosse da questa constatazione il messaggio di Papa Francesco per la quarta Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che si celebrerà il prossimo 28 luglio.
«Nella vecchiaia non abbandonarmi» il tema tratto dal Salmo 71, 9 del documento pontificio diffuso oggi: e proprio sul contrasto all’abbandono e all’isolamento considerati «una esclusione programmata... una triste “congiura sociale”... quando l’età avanza e le forze declinano» è incentrata la riflessione del vescovo di Roma.
Del resto, «troppo spesso la solitudine è l’amara compagna della vita di noi anziani», scrive Papa Bergoglio identificandosi con i suoi coetanei. Anche perché, aggiunge, essa «e lo scarto non sono casuali né ineluttabili, ma frutto di scelte — politiche, economiche, sociali e personali — che non riconoscono la dignità della persona». Da qui l’esortazione del vescovo di Roma a superare la contrapposizione tra generazioni, vero e proprio «inganno», anzi «frutto avvelenato della cultura dello scontro». Perché, spiega, «mettere i giovani contro gli anziani è una manipolazione inaccettabile». Contestualmente alla pubblicazione del messaggio del Papa, il Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, organizzatore della Giornata, ha reso disponibile un kit pastorale ad essa dedicato.