«Una pace negoziata è meglio di una guerra senza fine»: è quanto ha detto Papa Francesco, pensando all’Ucraina, a Gaza e alle guerre che stanno sconvolgendo il mondo, in una intervista concessa alla emittente radiotelevisiva statunitense Cbs, ieri pomeriggio, mercoledì 24 aprile, a Casa Santa Marta. Alcuni stralci dell’intervista, durata circa un’ora e condotta da Norah O’Donnell, direttrice di «Cbs Evening News», sono stati trasmessi quando in Italia era passata la mezzanotte. Una versione estesa del dialogo andrà in onda domenica 19 maggio, alla vigilia della Giornata mondiale dei bambini che si svolgerà a Roma il 25 e 26 successivi.
Il Pontefice ha invitato tutti i Paesi in guerra a fermare i conflitti: «Cercate di negoziare. Cercate la pace». Sollecitato dalla giornalista sul termine genocidio in relazione a ciò che sta accadendo a Gaza, il Papa ripete la parola e sottolinea il contatto quotidiano che ha con quella realtà di sofferenza. «Prego molto» per il cessate il fuoco a Gaza, ha aggiunto, ricordando che tutte le sere alle 19 chiama l’unica parrocchia cattolica della Striscia per avere notizie: la situazione «è molto dura, molto dura», ha affermato, anche perché la gente deve lottare per avere il cibo.
Alla domanda sulle conseguenze sui bambini dell’invasione russa in Ucraina, Papa Francesco ha risposto: «Quei bambini non sanno sorridere. Io dico loro qualcosa, ma loro hanno dimenticato come sorridere. E quando un bambino dimentica come si sorride è molto grave».
Francesco ha parlato anche del cambiamento climatico, che «esiste», e riguardo alla Giornata mondiale dei bambini ha detto che i piccoli «portano sempre un messaggio», dando modo agli adulti «di avere un cuore più giovane».
A una domanda sulla sua salute, ha risposto sorridendo: «Sta bene». Ha ribadito quindi che nella Chiesa c’è posto per tutti: «Direi che un posto c’è sempre. Se in una parrocchia il parroco non sembra accogliente, lo capisco, ma andate a cercare altrove, un posto c’è sempre, sempre. Non scappate dalla Chiesa. La Chiesa è molto grande. È più di un tempio... non dovete scappare da lei».