Vi scrivo da Gaza
19 aprile 2024
Rifugiati nella chiesa latina vicino casa: una situazione davvero particolare quella vissuta fino a pochi giorni fa con mio figlio Ramzi, di 15 anni. All’inizio della guerra sono rimasta a casa con lui. Avevamo scorte di cibo e corrente elettrica, acqua per lavarci e per bere. Con l’intensificarsi della guerra, la luce c’era solo per alcune ore. Abbiamo deciso di trascorrerle a casa mia. Cucinavo per i miei amici e li invitavo a fare la doccia da me visto che la maggior parte di essi non poteva tornare alla propria casa; erano rifugiati presso la chiesa latina.
Poiché era pericoloso rimanere nella nostra abitazione — con l’intensificarsi della guerra e dei bombardamenti nella zona tutte le finestre si erano rotte, la porta era stata bombardata così come le cisterne dell’acqua — abbiamo deciso di andare a dormire nella ...
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