09 aprile 2024
«C’è una strada che va dagli occhi al cuore senza passare dall’intelletto», scriveva Gilbert Keith Chesterton. Gli occhi di santa Gemma Galgani e di san Gabriele dell’Addolorata sono una prova che lo scrittore inglese non si sbagliava: le loro sono limpide pupille, vive e profonde, che hanno attinto alla fonte inesauribile dell’amore di Dio per divenire riverbero del Suo luminoso sguardo. I due santi, cronologicamente distanti fra loro (san Gabriele muore nel 1862, sedici anni prima della nascita di santa Gemma), sono uniti da un filo invisibile in cui lo spazio e il tempo non esistono essendo Dio stesso Eternità.
Nei nomi, già la loro vocazione: nomen omen, dicevano i latini. Gemma, come il minerale prezioso noto per la sua purezza; Gabriele — «uomo di Dio» secondo l’etimologia ebraica — come ...
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