Celebrati a Roma i funerali di padre Lanzilli

Servitore instancabile

 Servitore instancabile  QUO-078
05 aprile 2024

Semplicità e profondità, saggezza e creatività evangelica: così alla chiesa del Gesù, a Roma, è stato ricordato il gesuita Raffaele Lanzilli, tornato alla casa del Padre nella notte tra il 2 e il 3 aprile. Segretario del prefetto della Segreteria per l’Economia e segretario regionale dell’Europa meridionale della Compagnia di Gesù, il sacerdote napoletano, nato nel 1962, aveva collaborato nella Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi.

Alle esequie, presiedute da padre Johan Verschueren, e concelebrate da un centinaio di sacerdoti, una consistente rappresentanza dall’Albania, dove Lanzilli è stato in missione per quasi vent’anni lasciando un ricordo indelebile per capacità relazionale, soprattutto con le persone più umili. Come rettore del liceo P. Pjetër Meshkalla, con studenti cattolici, ortodossi e musulmani, è riuscito a stimolare quella proverbiale integrazione e spiccata attenzione all’altro, tanto sottolineate oggi dall’attuale direttrice.

Di coraggio e rigore mai disgiunto dalla ricerca di una sana convivialità, ha parlato nell’omelia padre Agostino Caletti, che proprio in Albania ha condiviso molte esperienze di fraternità. «Esempio concreto di cosa sia la comunione che ci unisce — ricorda Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione —, testimonianza vivente della gioia che viene dal Vangelo e che ci rende una cosa sola. Qualunque fosse il compito che gli era affidato, padre Lello lo trasformava in un canto con un sorriso».

Era anche la passione per il calcio a fargli sdrammatizzare le situazioni, dice padre Massimo Nevola, assistente nazionale delle cvx, quello sport da cui Lello — così tutti lo conoscevano — aveva tratto la costanza e la necessità di saper collaborare per raggiungere un obiettivo comune.

di Antonella Palermo