La Buona notizia
La promessa è stata mantenuta.
L’impossibile è diventato di nuovo possibile e la bellezza riportata nel grembo dell’Eterno.
Ma è difficile per gli uomini capire ciò che è avvenuto.
Maria Maddalena fende la notte per andare al sepolcro, l’alba ancora non si è annunciata ma da lì a breve esploderà. Arriva e vede la pietra rimossa, non ha la forza di andare oltre, deve condividere quello che ha visto con i suoi fratelli.
Il corpo di Gesù è sparito, è stato preso da qualcuno; Maria Maddalena, incredula, attribuisce all’uomo ciò che è divino, non riesce ancora a comprendere.
Pietro e il discepolo amato, Giovanni, appena sentono le sue parole accorrono a vedere. Giovanni arriva per primo ma attende che sia Pietro, l’uomo angolare che scoprirà anch’egli il suo destino sulla croce, a dover entrare nel sepolcro, a vedere.
Le bende intrise di morte è tutto quello che trova. Nient’altro.
Dov’è Gesù? Chi lo ha preso? Dove lo hanno portato? Cosa sarà del suo corpo?
Quante domande esplodono dentro la solitudine della ragione.
Poi, anche Giovanni entra nel sepolcro.
I nostri occhi non bastano per accogliere lo stupore.
Dobbiamo averne di fronte altri per vederci e vedere.
E gli sguardi che si scambiano sono benedetti dalla prima luce del giorno nuovo.
Credono nella Scrittura che li ha fatti.
E capiscono: ciò che annunciava si è avverato.
Nessuno ha portato via Gesù.
Gesù è resuscitato dai morti.
La sua vita è rinata, ritornata, rifiorita.
Pietro e Giovanni tornano a casa.
Non sanno, non possono sapere, la grandezza che li attende.
Sulle loro spalle di uomini semplici e santi è stato messo un compito che è giunto attraversando generazioni sino a questa domenica di Pasqua nell’anno del Signore 2024.
Vedere e credere, amare e testimoniare.
Ognuno può farsi protagonista di questa meravigliosa avventura.
di Daniele Mencarelli