Quegli anni da direttore

15 marzo 2024
Sorridente davanti al Laocoonte, mentre indica qualche dettaglio della Cappella Sistina o sfiora assorto il profilo di una statua, felice in mezzo alle opere a cui ha — spesso letteralmente — ridato vita e visibilità, nei primi piani che riescono a catturare la luce dello sguardo. L’omaggio ad Antonio Paolucci, celebrato il 14 marzo scorso nei Musei Vaticani a poco più di un mese dalla scomparsa, è iniziato dalla scelta delle foto del festeggiato fornite dai collaboratori. E dalla scelta del luogo: lo splendido Salone di Raffaello, in mezzo ai capolavori da lui tanto amati, nel cuore del «museo più laico del mondo», come amava definire, con uno dei suoi paradossi preferiti, il museo del Papa, che ha diretto fino al 2016.
Difficile chiamare convegno quello che, di fatto, è stato un ...
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