Canzoni, sonetti
e sacre rappresentazioni:
la cultura religiosa popolare
della città eterna

Il 5 marzo, presso il “Teatro Trastevere”, Valerio Billeri, accompagnato dalla “Banda de Vicolo der Bottino”, ha presentato l'ultimo album, “Verso Bisanzio”. Nell’opus musicale folk/blues di Billeri, sempre immancabile, oltre al motivo iconografico, lo spirito biblico dei sonetti belliani riarrangiati, come ne “La Bbella Ggiuditta”. Eppure, non fu solo il Belli a narrare, con i suoi versi ottocenteschi, il sentimento religioso del popolano. Difatti, ancor prima, nel xiv secolo, a Roma erano ben diffuse le sacre rappresentazioni, promosse dalla Venerabile Arciconfraternita del Gonfalone di Marino, a cui il volgo con diletto partecipava, intonando canti con voce lamentevole, come atto di devozione. Prima che esse divenissero preda di artisti e venissero perfezionate, finanche per l'intrattenimento delle plebi, erano interpretate su una ...