L’esperienza di Valeria Gutterez con i corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio

Programmare il futuro
e lasciarsi alle spalle
guerra e povertà

 Programmare il futuro e lasciarsi alle spalle guerra e povertà  QUO-048
27 febbraio 2024
«Mi sento molto felice». Risponde senza esitazione Valeria Gutterez, quando le si chiede come abbia trascorso 35 anni di volontariato nella Comunità di Sant’Egidio. Romana, professoressa d’inglese in un liceo della capitale, si occupa di curare la rete dei corridoi umanitari della Comunità. «Si guarda in faccia il dolore del mondo — precisa — ma è una gioia, quella del poter restituire, che ha in sé il dolore di queste persone». Una storia di servizio lunga quasi una vita, da quando, a 16 anni, ha iniziato la sua esperienza all’interno della Comunità: «Facevo doposcuola nei quartieri della periferia, come Primavalle e Quartaccio, offrendo quei servizi che avrebbero poi dato vita alle Scuole della pace». I corridoi umanitari di Sant’Egidio sono presenti sin dal 2016 e ...

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