Per l’Ucraina una soluzione diplomatica

(FILES) Fire and burnt-out cars are seen after a missile strike in Kyiv on January 2,2024, amid the ...
26 febbraio 2024

«Si ritrovi quel po’ di umanità che permetta di creare le condizioni di una soluzione diplomatica alla ricerca di una pace giusta e duratura» in Ucraina, supplica Papa Francesco all’indomani del «secondo anniversario dell’inizio della guerra su vasta scala» nel martoriato Paese dell’Europa orientale. «Ieri, 24 febbraio, abbiamo ricordato con dolore», spiega il Pontefice all’Angelus domenicale, le tante, troppe, vittime, i numerosi feriti, le molteplici distruzioni, le indicibili angustie e le incalcolabili lacrime «in un periodo che sta diventando terribilmente lungo — denuncia — e di cui non si intravvede ancora la fine». Un appello, il suo, a fermare il conflitto «che non solo sta devastando quella regione d’Europa, ma che scatena un’ondata globale di paura e odio». Da qui la rinnovata testimonianza di «vivissimo affetto al martoriato popolo ucraino» e l’assicurazione della preghiera «per tutti, in particolare per le numerosissime vittime innocenti». Quella stessa preghiera che il vescovo di Roma esorta a elevare anche «per la Palestina, per Israele e per i tanti popoli dilaniati dalla guerra» insieme con l’invito ad «aiutare concretamente chi soffre», pensando in particolare alle sofferenze dei «bambini feriti».

Leggi anche:

Il testo dell'Angelus del 25 febbraio