A Palazzo Borromeo

Il tradizionale incontro
tra Italia e Santa Sede
per l’anniversario
dei Patti Lateranensi

 Il tradizionale incontro  tra Italia e Santa Sede per l’anniversario  dei Patti Lateranensi  ...
14 febbraio 2024

Provvidenze per la famiglia, in particolare l’assegno unico, scuola paritaria, Imu e fine vita; oltre a una panoramica sugli scenari internazionali in particolare sulle crisi in atto, dall’Ucraina al Medio oriente: questi i principali temi affrontati ieri pomeriggio, martedì 13 febbraio, nel corso dei positivi colloqui a Palazzo Borromeo tra la delegazione della Repubblica italiana e quella della Santa Sede, in occasione del tradizionale incontro per celebrare gli anniversari dei Patti Lateranensi (11 febbraio 1929) e dell’Accordo di modifica del Concordato (18 febbraio 1984).

Al termine dell’appuntamento il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, si è fermato a rispondere alle domande dei giornalisti, riferendo alcune delle tematiche di cui si è parlato. Tra queste anche la recente Dichiarazione d’intenti, dello scorso 8 febbraio, che sancisce un accordo tra le due parti per la nuova sede dell’Ospedale pediatrico romano Bambino Gesù nell’area dell’ex noscocomio “Forlanini”. Infine il porporato ha reso noto che si è accennato al prossimo Giubileo del 2025, nella duplice consapevolezza che i tempi sono stretti ma anche che c’è da entrambe le parti la volontà di collaborare per il bene comune.

Accolti dall’ambasciatore Francesco Di Nitto, per la Santa Sede, oltre al cardinale Parolin, erano presenti i cardinali Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), e Paul Emil Tscherrig, nunzio apostolico in Italia; gli arcivescovi Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato, Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali, e Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei. Sono intervenuti anche i cardinali Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, Leonardo Sandri, Gianfranco Ravasi e Claudio Gugerotti.

Per parte italiana, insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e alla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, erano i presidenti del Senato, Ignazio La Russa, della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana e della Corte costituzionale Augusto Barbera; e alcuni esponenti del Governo, tra i quali il vice presidente Antonio Tajani, ministro degli Esteri, e il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.