L’arcivescovo Balestrero sulla finanza globale

All’insegna dell’inclusione

 All’insegna dell’inclusione  QUO-037
14 febbraio 2024

Ginevra , 14. Lavorare insieme per costruire un’architettura finanziaria internazionale «inclusiva e innovativa», adatta «alle esigenze e alle priorità» dei Paesi in via di sviluppo, all’insegna di quella solidarietà che rimane il fondamento dell’impegno comune a favore di chi ha «lottato con le sfide finanziarie per decenni». È l’auspicio espresso dall’arcivescovo Ettore Balestrero, osservatore permanente della Santa Sede presso l’ufficio delle Nazioni Unite e le altre Organizzazioni internazionali di Ginevra, intervenuto ieri alla 75ª sessione esecutiva del Consiglio per il commercio e lo sviluppo dell’Unctad, la conferenza ad hoc dell’Onu.

Nel rivolgere un invito ad intensificare gli sforzi per affrontare le debolezze strutturali dell’architettura finanziaria globale, che contribuiscono ad aggravare diseguaglianze e conseguenze della crisi del debito, il nunzio apostolico ha richiamato la necessità di un approccio etico allo sviluppo, per «servire gli interessi dei popoli e il bene comune». Ciò, ha aggiunto, implica una «effettiva partecipazione» dei Paesi più poveri ai processi decisionali, facilitandone l’accesso ai mercati e cogliendo anche l’opportunità di «riconciliare» le priorità ambientali con quelle dello sviluppo.