![Un’anima bella QUO-032 Un’anima bella QUO-032](/content/dam/or/images/it/2024/02/032/varobj22955770obj2035841.jpg/_jcr_content/renditions/cq5dam.thumbnail.cropped.500.281.jpeg)
Gli italiani e la bellezza: crisi, spending review, contrazione dei consumi, pandemia non frenano la corsa a farsi belli. Nove miliardi e ottocento milioni la spesa per cosmetici e per l’igiene e la cura del corpo.
E per l’anima? Aveva ragione quel tale che diceva: «Tutti vorrebbero guarire dai mali del corpo, ma non possono. Tutti potrebbero guarire dai mali dell’anima, ma non vogliono» (Annibal Caro).
C’è un consumo impressionante, fino allo spreco, di medicinali, di prodotti di bellezza, di ricorso alla chirurgia estetica, al fitness. Ma con quali risultati?
Per l’anima, invece, nessuna cura. La si lascia morire di fame e di sete. Le sue malattie, che sono i vizi, non ci preoccupano più di tanto. Allora ci viene offerta la Quaresima, un tempo favorevole per fare bella, nuova, anche l’anima.
«L’anima è la forma del corpo» diceva Aristotele. E un altro grande pensatore diceva: «Se davvero l’anima è immortale, bisogna averne cura più di qualunque cosa al mondo» (Platone).
Accogliamo, quindi, l’invito di Gesù: «Convertitevi, e credete nel Vangelo». Si converte non tanto chi cambia strada, ma chi si concentra con tutto se stesso a migliorare, a rendere più bella la propria vita. A orientare verso la luce di Cristo e del suo Vangelo tutti gli sforzi, tutte le energie.
Con tutto l’entusiasmo che non dipende dagli anni, ma dal cuore! Pensiamo più spesso all’anima, perché «ogni anima che si eleva, eleva il mondo» (Élisabeth Leseur).
di Leonardo Sapienza
Il Vangelo in tasca
Domenica 18 febbraio, i di Quaresima
Prima lettura: Gn 9, 8-15;
Salmo: 24;
Seconda lettura: 1 Pt 3, 18-22;
Vangelo: Mc 1, 12-15.