Con il Dispensario pediatrico Santa Marta

Quell’unico regalo

 Quell’unico regalo  QUO-292
21 dicembre 2023

Il gesto di Papa Francesco di condividere, in semplicità, la giornata del suo compleanno con i bambini delle famiglie povere che fanno parte della comunità del Dispensario Santa Marta ci interpella direttamente per le scelte della nostra quotidianità. Con questo gesto il Papa ci propone una testimonianza, uno stile di vita attento, fraternamente, ai più piccoli, ai più fragili, ai più poveri. A tutti coloro che non hanno nulla da dare, materialmente, in cambio.

E noi che facciamo parte — come volontari — del Dispensario Santa Marta che cosa mai possiamo presentare al Papa come dono per il suo compleanno? L’unico regalo, se così si può dire, è rinnovare con umiltà il nostro servizio alle famiglie che bussano alla porta del Dispensario e, in particolare, proprio ai bambini. Noi volontari continuiamo, quotidianamente, a districarci tra gli impegni di lavoro per prodigarci — è una esperienza che dura da 101 anni — nel sostenere questa importantissima e concretissima opera svolta dalla struttura di assistenza pediatrica e familiare in Vaticano.

Domenica 17 dicembre la festa di Natale in Aula Paolo vi, proprio in occasione del compleanno del Papa, è stata una grande emozione. Abbiamo tutti ancora nel cuore le grida gioiose dei bambini quando il Papa, salutando, ha detto: «Grazie tante per potervi vedere, tante bambine, bambini, qui tutti! Grazie tante».

Particolarmente prezioso il discorso del Papa: ha ricordato a ognuno di noi di prepararci alla grande festa al Natale, ha invitato a pensare e a ricordare l’arrivo di Gesù che è venuto per stare con noi, ci ha pregato di preparare il nostro cuore per riceverlo e, infine, ha concluso: «Vi auguro un buon Natale e che il Signore vi dia tutto quello che voi volete».

È stato davvero significativo vedere — grazie al prezioso aiuto degli artisti del circo Vassallo — i piccoli assistiti dal Dispensario esibirsi in semplici e divertenti giochi di acrobazie, in numeri da clown. Tanto da suscitare sorrisi e applausi al “festeggiato”. E, puntualmente, ad accompagnare l’arrivo della torta si è levata in coro la tradizionale canzoncina Tanti auguri: sempre con i bambini protagonisti. Sulla torta, accanto alla candelina che Francesco ha spento proprio con i piccoli, una frase simbolo per tutta la comunità del Dispensario: «La gratitudine è la memoria del cuore».

Nella nostra esperienza di servizio nel Dispensario la nostra gratitudine a Dio per ciò che e ci permette di realizzare aiutando il prossimo s’intreccia con la gratitudine di chi è lì per accogliere. Sì, per tutti noi volontari aiutare, supportare e incoraggiare famiglie in difficoltà — con figli piccoli — è anzitutto un atto di gratitudine a Dio per i suoi doni che devono essere strumento di aiuto gratuito a coloro che non hanno avuto l’opportunità di una vita più “facile”. E, appunto, con questa nostra gratitudine s’intreccia la gratitudine di ogni singola famiglia che accoglie il nostro supporto fraterno. Ma, soprattutto, la gratitudine che più segna il nostro cuore la riconosciamo nel sorriso, nell’abbraccio, nello sguardo che i bambini ci offrono al momento di salutarsi. Sono sorrisi, abbracci e sguardi carichi di speranza.

Vivere il Dispensario Santa Marta significa scegliere — come ci insegna, appunto, il Papa condividendo il giorno del suo compleanno proprio con la nostra comunità — di abbracciare una missione di speranza e inclusione. Vivere il Dispensario vuol dire spalancare le braccia per accogliere senza escludere nessuno; senza “classificare” in base alle condizioni sociali, alla lingua, alla provenienza, alla cultura, alla religione. Ogni persona che si rivolge al Dispensario è un essere umano e, come tale, deve essere amato e rispettato. Con questo stile cristiano, chiunque bussa alla nostra porta trova una grande famiglia pronta ad accogliere, amare, servire.

È significativo ricordare che il Dispensario Santa Marta è nato su iniziativa di una donna, Dula Draeck, newyorchese, azionista di una ditta di latte in polvere che aveva chiesto a Papa Benedetto xv la possibilità di creare un servizio per i bambini poveri di Roma. Circa un anno dopo, l’8 maggio 1922, con la benedizione di Papa Pio xi, è stato fondato il Dispensario e affidato alle suore Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli. Oggi il Dispensario è una Fondazione e si avvale sempre più della collaborazione di medici volontari — che garantiscono visite specialistiche gratuite — del “Bambino Gesù” e di altri ospedali romani, dell’Associazione Santi Pietro e Paolo oltre che di professionisti che operano a titolo privato.

Questo è un punto qualificante del servizio alle famiglie: insieme alla fornitura di latte e pannolini, i bambini vengono accompagnati dai medici nella loro crescita fino ai 5 anni di età. Attraverso controlli pediatrici mensili ma con la possibilità di garantire visite con il dermatologo, il dentista, l’ortopedico, l’ecografista e via dicendo. E, per le mamme, l’opportunità di visite ginecologiche.

Ogni famiglia ha, come fraterno referente, un volontario che ha l’impegno di tenere aggiornata una vera e propria “cartella clinica”: per noi che ci dedichiamo a questa missione è una straordinaria occasione di crescita personale.

La festa di domenica scorsa, in Aula Paolo vi, si è conclusa con la preghiera. Tutti insieme abbiamo seguito, attraverso i maxischermi, l’Angelus guidato dal Papa con la tradizionale benedizione dei “Bambinelli’’ del presepe. Francesco ha chiesto espressamente «di pregare davanti al presepe per i bambini che vivranno un Natale difficile, nei luoghi di guerra, nei campi-profughi, in situazioni di grande miseria».

Dopo la preghiera insieme, noi volontari abbiamo consegnato alle famiglie un dono natalizio e a ogni bambino un giocattolo, compatibile con la sua età. In uno scambio di emozioni e di auguri per il Natale e il nuovo anno, in una esperienza di amicizia, fraternità e gratitudine.

di Marianna Bellantoni
Volontaria della Fondazione Dispensario pediatrico Santa Marta