Il mondo ha bisogno
Pubblichiamo il testo del saluto rivolto al Pontefice, a nome dei presenti, dal decano del Collegio cardinalizio Giovanni Battista Re.
Beatissimo Padre,
Facendomi voce di tutti i presenti, esprimo a Vostra Santità affettuosi auguri per il Natale, accompagnati dal ricordo nella preghiera per lei, per la sua salute e per le sue intenzioni.
Desidero manifestarle i nostri comuni sentimenti di riconoscente apprezzamento per la sua instancabile dedizione e per il suo vigoroso impegno nel servizio petrino per la Chiesa e per il mondo in questo decimo anno del suo pontificato.
È stato un anno particolarmente duro per le tragiche guerre in atto nel mondo e per le dolorose conseguenze di orrori e di sofferenze disumane per tante popolazioni, che in molti casi giungono alla povertà assoluta e con la casa distrutta.
Vostra Santità ha costantemente ripetuto la condanna della guerra, che è «sempre una sconfitta per tutti» e porta solo morte e distruzioni. Forte è stato il suo caloroso appello ad aprirsi al dialogo e ad un serio impegno per la pace. Più volte, quasi in ogni discorso, ha chiesto a tutti di pregare per la pace.
Di fronte agli enormi problemi odierni ed alle tragiche situazioni di dolore, Vostra Santità si è prodigato in tutti i modi per fare giungere, nei limiti del possibile, concreta solidarietà e affettuosa vicinanza alle persone. Ammirevole è stato ed è di ogni giorno l’impegno con cui Vostra Santità ha cercato di essere vicino alle sofferenze di tutti.
Costante è stata anche l’esortazione, rivolta a tutti i membri della Chiesa, a portare il Vangelo nella società del nostro tempo, con quella carità pastorale, che deve permeare tutte le nostre decisioni ed atteggiamenti.
La sessione dell’Assemblea generale del Sinodo dei vescovi, celebrata lo scorso ottobre e che avrà il suo seguito conclusivo l’anno prossimo, ha rappresentato un largo coinvolgimento delle diocesi e delle varie categorie di persone, invitando tutti a «camminare insieme con lo sguardo di Gesù». Ha inoltre evidenziato la necessità di una vasta collaborazione fra vescovi, sacerdoti e laici, cercando anche strade nuove, ma nella continuità della piena fedeltà alla dottrina trasmessaci dagli apostoli.
I numerosi viaggi apostolici internazionali, con i molteplici discorsi e omelie in riferimento alle varie situazioni, hanno aiutato tutti a riflettere su questioni di attualità nelle diverse parti del mondo, infondendo incoraggiamento e fiducia nel futuro. Particolare eco ha avuto nel mondo il viaggio per la Giornata mondiale della gioventù a Lisbona.
Ringraziamo Vostra Santità per il dono dell’esortazione apostolica Laudate Deum, pubblicata il 4 ottobre, festa di san Francesco, che ha messo nuovamente in luce l’urgenza di prendersi a cuore la nostra casa comune, che Dio Creatore ci ha affidato, ed esortando tutti ad un comportamento basato sul dialogo e sulla stretta collaborazione di tutti per superare le sfide ambientali e sociali odierne.
Anche se il programmato viaggio a Dubai non ha potuto aver luogo, grande risonanza ha avuto il messaggio di Vostra Santità alla Cop28, con l’accorato appello ad un cambio di passo nell’impegno per la salvaguardia del creato; appello ad un «nuovo modo di procedere insieme», unendo le forze e lasciando alle spalle le divisioni, perché siamo tutti nella stessa barca e dobbiamo remare insieme.
Grazie anche per la lettera apostolica per il iv centenario della nascita di Blaise Pascal e per l’esortazione apostolica in occasione dei 150 della nascita di santa Teresina di Gesù, che richiama alla nostra mente “la piccola via” della fiducia e dell’amore.
In fine la ricorrenza del decimo anniversario dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium è stato occasione per Vostra Santità di rinnovare l’invito a intensificare l’impegno per l’annuncio del Vangelo al mondo d’oggi ed a recuperare la gioia missionaria dei primi cristiani.
Le difficoltà dell’ora presente sono veramente grandi, ma la fede ci porta ad affrontarle con speranza cristiana e con la certezza che Dio è Signore della storia e dei cuori. Il mondo ha bisogno di un risveglio religioso e di una vigorosa ripresa di vita cristiana.
Ci stringiamo attorno a lei, Padre Santo, rinnovando il nostro impegno di servizio in stretta collaborazione con lei e chiedendo la sua benedizione apostolica.