Papa Francesco a una rappresentanza dell’Ospedale “Francesco Miulli” di Acquaviva delle Fonti

Mettere al centro la persona e promuovere
la ricerca scientifica

 Mettere al centro la persona  e promuovere la ricerca scientifica  QUO-289
18 dicembre 2023

«Mettere al centro la persona e promuovere la ricerca scientifica»: sono i «due aspetti essenziali dell’opera» svolta dalla comunità di lavoro dell’Ospedale “Francesco Miulli” di Acquaviva delle Fonti ricevuta dal Pontefice nella mattina di oggi, lunedì 18 dicembre, nella Sala del Concistoro. Di seguito il discorso del Pontefice.

Eccellenza,
Signore e Signori, buongiorno!

Vi do il benvenuto e vi ringrazio per questa visita, che mi permette di incontrare la comunità di lavoro dell’Ospedale “Francesco Miulli” di Acquaviva delle Fonti. Si tratta di un Ente Ecclesiastico, e ciò interpella ancora di più la nostra responsabilità come Chiesa. Esso infatti è un luogo che unisce l’ispirazione cristiana alla professionalità e all’innovazione clinica e tecnologica. Vorrei soffermarmi su due aspetti essenziali della vostra opera: mettere al centro la persona e promuovere la ricerca scientifica.

Primo: mettere al centro la persona. Il vostro è un ospedale antichissimo, fondato nove secoli fa, come “hospitale per li poveri ammalati”, cioè come luogo accogliente e sicuro in cui chi soffre possa trovare rifugio e aiuto. E voi cercate di essere fedeli all’impegno di chi vi ha preceduto, continuando a mettere al centro della vostra opera “li poveri ammalati”, e in essi Gesù, che ci ha detto: «Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (cfr. Mt 25, 40).

Ciò vi ha reso una realtà dinamica e in continua crescita, come testimonia il modo in cui aggiornate costantemente sia le cure sia le strutture, in funzione di un servizio il più completo possibile ai pazienti. In effetti, la nuova sede dell’Ospedale vi permette di offrire ai degenti oltre 600 posti letto, con sale operatorie e unità operative, in cui lavorano con professionalità e abnegazione più di mille dipendenti. Ho apprezzato l’apertura, all’interno della struttura, di un Poliambulatorio per migranti — realizzato in collaborazione con la Caritas Diocesana —, che si avvale delle prestazioni volontarie di tutto il personale medico e infermieristico. Questo è molto bello, e testimonia lo spirito con cui svolgete il vostro servizio. Con tutto ciò, si può dire che il “Miulli” è una risorsa preziosa per il suo territorio e anche a livello nazionale.

E veniamo al secondo punto: promuovere la ricerca scientifica. Già da decenni siete impegnati anche in questo, in collaborazione con numerose Università italiane. Da due anni, però, con l’accreditamento del Ministero dell’Università e della Ricerca, il “Miulli” è diventato Policlinico Universitario e ha attivato il Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia. Si tratta di un obiettivo di grande valore, che permette da un lato agli operatori sanitari presenti di svolgere un servizio riconosciuto sia in ambito accademico sia assistenziale nel proprio territorio, e dall’altro dà anche l’opportunità alle migliori intelligenze locali di non emigrare — l’emigrazione è un problema che impoverisce i territori, e noi lo conosciamo —; anzi, può incoraggiare altre professionalità di alto livello a venire a operare in Italia, in un arricchente scambio di competenze su più larghi orizzonti.

Cari amici, l’Ospedale “Francesco Miulli” può favorire un circolo virtuoso per una sempre migliore assistenza sanitaria a vantaggio della comunità e dei pazienti, avendo a cuore al tempo stesso la qualità del servizio e l’attenzione alle persone. Vi ringrazio per quello che fate, e vi incoraggio a continuare con entusiasmo su questa strada. Di cuore vi benedico, voi e il vostro lavoro, e vi auguro buon Natale! Vi raccomando: non dimenticatevi di pregare per me. Grazie.