Dal presidente italiano Mattarella ai bambini di Gaza numerosissimi messaggi

Gli auguri al Pontefice
nel giorno
del suo 87° compleanno

 Gli auguri al Pontefice nel giorno del suo 87° compleanno  QUO-289
18 dicembre 2023

«I più sinceri e affettuosi auguri di benessere e di proficua prosecuzione del suo fecondo magistero» sono stati rivolti dal presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, a Papa Francesco nel giorno del suo 87° compleanno, ieri, domenica 17 dicembre.

Nel suo messaggio il capo di Stato ricorda la «incessante azione pastorale» del Pontefice, che «continua a richiamare tutti all’esigenza di costruire soluzioni» di «pace, ponendo la persona — con la sua inalienabile dignità — al centro dell’azione della Comunità internazionale» e i suoi continui appelli «per ristabilire un rapporto di rispetto e dialogo nelle nostre società».

Al contempo Mattarella rievoca gli inviti rinnovati dal vescovo di Roma «in occasione dei viaggi apostolici in Africa, in Europa e in Asia» e negli interventi relativi alla Cop28 «affinché si stabilisca un corretto equilibrio tra Uomo e Natura, abbandonando la logica dello scarto a favore di scelte concrete e inclusive che privilegino il “bene comune globale”».

Infine il presidente confida «che l’alto messaggio» di Papa Bergoglio possa confortare «quanti patiscono a causa dei conflitti, a cominciare dalla “martoriata Ucraina” e dal Medio Oriente, ove particolarmente sentita è l’esigenza di non spegnere la speranza».

Anche la Conferenza episcopale italiana (Cei) ha fatto pervenire parole augurali «in questo momento in cui l’umanità intera soffre il dramma della violenza». «Ci stringiamo intorno a Lei, invocando il dono della pace», scrivono i presuli, nella convinzione «che questo possa essere il più bel regalo delle nostre Chiese. Vogliamo essere insieme con Lei artigiani di pace, per far fronte alla cultura della guerra, dell’odio, dell’ignoranza, del pregiudizio», aggiungono, sottolineando come sia «difficile sopportare l’insensatezza dei tanti conflitti che stanno insanguinando intere regioni del pianeta, causando dolore, miseria e povertà».

Il pensiero dei vescovi italiani va ai migranti, specie quanti «subiscono l’illusione di un futuro migliore e sono invece ridotti in schiavitù». Occorre, conclude la nota della Cei, «percorrere le strade della preghiera e del servizio», perché «la denuncia del male diventa più che mai impegno concreto a diventare Chiesa-madre, amorevole e accogliente», capace di «donare una carezza di consolazione ai volti segnati dalla sofferenza, a chi vive ai margini, a chi è scartato e non ascoltato».

Per il Vicariato di Roma il Papa rappresenta un «vero dono e fonte di speranza per la Chiesa e per l’umanità afflitta da divisioni, guerre e pandemie». Perciò nel porgere il caloroso augurio al proprio Pastore, la comunità della “sua” diocesi assicura preghiere in questa novena di Natale, invocando dal Signore «ogni benedizione per il ministero che svolge nella nostra Chiesa di Roma e nel mondo».


L’«happy birthday» dei bimbi di Gaza


Tra i tantissimi messaggi augurali giunti a Papa Francesco per il compleanno, ce n’è uno particolarmente significativo: quello dei bambini della parrocchia latina della Santa Famiglia a Gaza, l’unica cattolica della Striscia, dove per una triste coincidenza si è verificato l’attacco militare che ha provocato due morti e diversi feriti. Attraverso un video diffuso in Italia dall’Agenzia d’informazione «Sir», i piccoli palestinesi in coro dedicano al Papa un affettuosissimo Happy Birthday intonato in inglese e poi rinnovato anche in arabo. Alcuni di essi poi salutano individualmente Francesco, ringraziandolo per il suo sostegno; ed alle loro voci si uniscono anche Nabila Saleh, delle Suore del Rosario di Gerusalemme, e le gemelle peruviane, religiose del Verbo Incarnato, Maria Pilar e María del Perpetuo Socorro.