15 dicembre 2023
Non c’è stata la “svolta” che tutti avevano immaginato, a Bangkok, dopo le elezioni parlamentari celebratesi il 14 maggio scorso. L’illusione — per alcuni la speranza — che il potere della giunta militare potesse essere superato, per fare posto a un governo civile, è durata il tempo di poche settimane. Portando alla luce nodi sulle prime difficilmente districabili.
Le urne avevano sancito la vittoria del movimento progressista “Move Forward” di Pita Limjaroenrat, capace di conquistare alla Camera 151 seggi sui 500 in palio; mentre alle sue spalle era giunto con 141 deputati l’altro partito di opposizione, il Pheu Thai — nato nel 2008 e spodestato nel 2014 da un colpo di Stato militare — di Paetongtarn Shinawatra, figlia minore del tycoon delle telecomunicazioni, Thaksin Shinawatra, e nipote di Yingluck Shinawatra, entrambi ...
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