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Osservatorio

Yalda, la notte della nascita La festività iraniana
come un Natale

 Yalda, la notte della nascita  La festività  iraniana come un Natale   DCM-011
02 dicembre 2023

Shab-e Yalda è la notte più lunga dell’anno: scorre tra il tramonto del giorno 30 azar e l’alba del 1 dey, il nono e il decimo mese del calendario iraniano, uno dei più precisi al mondo, entrato in vigore il 1 farvardin del 458 Hejira solare (in corrispondenza del 15 marzo del 1079 del calendario giuliano) elaborato dal grande matematico e astronomo iraniano Omar Khayyam, conosciuto soprattutto come il Poeta.

Yalda, importantissima festività persiana celebrata da più di 8000 anni, cade in concomitanza con il 21 e 22 dicembre del calendario gregoriano e ha alcune assonanze con feste cristiane. Fino a cinque secoli fa quelli erano i giorni della festa di santa Lucia, il giorno più corto che ci sia, che coincideva con il solstizio d'inverno, il giorno più corto dell'anno prima della riforma del calendario voluta nel 1582 dal papa Gregorio xiii per tamponare agli errori del calendario giuliano, che avrebbe portato la Pasqua a essere celebrata sempre più verso l’estate. Così 441 anni fa vennero eliminati dal calendario i giorni dal 5 al 14 ottobre, e Santa Lucia, che prima coincideva con il solstizio d’inverno, ora cade una decina di giorni prima.

La lunga notte di Yalda è piena di significati: i magi e saggi persiani inserivano la speranza della nascita della Luce dalle tenebre, nel bel mezzo dell’inverno freddo e buio, indicando con questa verità astronomica che ai giorni bui e freddi segue sempre l’arrivo del sole. Oggi si sa bene che già dal 22 dicembre il giorno si allunga di un minuto, e perciò a Yalda si festeggia la nascita del sole, invincibile anche quando tutto sembra buio.

Yalda in lingua siriaca significa nascita, natale. Il filosofo e matematico del decimo secolo Al-Biruni nomina Yalda come il natale maggiore, la nascita del sole.

La festa, riconosciuta come patrimonio immateriale dall’ unesco, non si celebra solo in Iran, ma è ancora viva in Azerbayjan, Turkmanistan, Turchia, Afghanistan tajikista, Pakistan, nord dell’India.

Si veglia insieme tutta la notte, aspettando l’alba, si condivide con tutta la famiglia, apparecchiando tavole piene di cibi spesso di colore rosso, simbolo del sole e della gioia, e ci sono melograno, anguria, frutta secca, vari tipi di dolci, si accendono luci e profumi. Si leggono poesie di Hafez, il celebre mistico e poeta persiano e i più grandi della famiglia leggono i versi e i racconti storici di Ferdowsi, il maggior poeta epico della letteratura persiana medievale, che con il suo poema Shah name , Libro dei Re, racconta la storia millenaria dell’antica Persia, guidando il lettore verso la conoscenza e la ragione.

Yalda viene pure nominata come la notte di cehelle, la notte dei 40, con riferimento al fatto che è il primo di 40 giorni di inverno, quaresima.

Molti poeti persiani hanno composto poesie su Yalda. Sono dell’anno 1100 questi versi del poeta e sapiente Sana’i :

Se sei in cerca di fama e successo legati ad un saggio,
non hai visto come Yalda è divenuta famosa legandosi a Gesù?

di Shahrzad Houshmand Zadeh