Al porto

 al porto  QUO-267
21 novembre 2023
«Ci hanno dato un luogo, del tempo, tutto il tempo necessario per fare qualcosa del dolore. Trasformarlo, metabolizzalo. E ha funzionato. Questo è quello che è successo. Siamo partiti, abbiamo fatto questa lunga, lunga traversata, e adesso la nave entra in porto». Sono parole di Aurélie, il cui marito, Mathieu, è stato ucciso al Bataclan. Le riporta Emmanuel Carrère in V13 (Milano, Adelphi, 2023, traduzione di Francesco Bergamasco), il libro in cui lo scrittore francese racconta i dieci mesi «di terrore, pietà, vicinanza e presenza» in cui ha seguito il processo ai complici e all’unico sopravvissuto fra gli autori degli attentati terroristici avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015. Quelli che causarono 130 morti (131, in realtà, ci dice Carrère) e oltre 350 ...

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