Il patriarca Pizzaballa alla preghiera tenutasi ieri pomeriggio a Gerusalemme

Credenti nella pace,
nel dialogo e nella verità

 Credenti nella pace, nel dialogo e nella verità  QUO-258
10 novembre 2023

«Essere cristiani significa essere credenti. Credenti nella pace, nella possibilità di relazioni umane improntate al rispetto e all’amicizia». Le parole del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, hanno segnato l’incontro di preghiera che si è svolto ieri sera nel piazzale del centro sportivo della “Terra Santa High School” a Gerusalemme con la partecipazione di oltre 300 cristiani della Città Santa. All’incontro, convocato spontaneamente solo alcune ore prima dalle associazioni laicali, sono stati invitati i rappresentanti di tutte le confessioni cristiane presenti in Terra Santa.

Dopo le letture, le preghiere e i canti dei giovani della scuola, il patriarca ha rivolto un accorato appello a tutti i cristiani perché sappiano distinguersi nelle loro società colpite da una violenza insensata, come coloro che non si limitano ad esprimere la sofferenza e il dolore da cui sono afflitti — al pari di ebrei e musulmani — ma sappiano seminare parole di speranza per una convivenza civile pacifica. E non solo parole, ma uno stile di vita coerente nella pace, che contamini tutte le società.

«Il nostro Dio non è un Dio lontano dalla realtà umana — ha continuato il patriarca — ma è un Dio che si è rivelato in Gesù Cristo, che con noi ha condiviso non solo l’ineliminabile sofferenza della condizione umana, ma anche la prospettiva di una pace e di una felicità eterna al cospetto del Padre, attraverso la Resurrezione». «Siamo chiamati ad annunciare questa pace nel dialogo ma anche nella verità, avendo sempre il coraggio di saper dire il sì e il no, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato», ha concluso.

Al termine della preghiera si è svolta una fiaccolata fino ad una grande immagine riproducente un Gesù bambino dal volto triste nelle braccia di Maria. «È il segno della tristezza che vivono oggi tutti i bambini di questa terra», ha spiegato padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa.

Tutti i partecipanti prima di ritirarsi hanno deposto le loro candele accese ai piedi del quadro.

da Gerusalemme
Roberto Cetera