Breve storia dell’icona della “Madre del Perpetuo Soccorso” nella chiesa di Sant’Alfonso di Maria de’ Liguori

«Illumina i governanti, proteggi il nostro Paese
dona la pace al mondo»

 «Illumina i governanti, proteggi il nostro Paese  dona la pace al mondo»  QUO-253
04 novembre 2023
Passo dopo passo, salendo per via Merulana da San Giovanni verso Santa Maria Maggiore, il paesaggio umano si complica, la varietà delle lingue che si ascoltano per strada si infittisce. Nei pressi di piazza Vittorio la via si fa multietnicamente sempre più ingarbugliata. Proprio a quell’altezza, a pochi metri di distanza dalla Basilica Liberiana, il rettifilo in cui si aggroviglia il romanzesco “gnommero” del Pasticciaccio gaddiano si apre in un piccolo slargo in cui, al culmine di una scalinata, sta una chiesa neogotica intitolata a sant’Alfonso Maria de’ Liguori, sull’altare maggiore della quale c’è un’antica icona: una storia abbastanza intricata anche la sua. Secondo alcuni studiosi, la Madonna “odigitria” e il Bambino che tiene in braccio furono raffigurati su questa tavola lignea tra il ix e l’ xi secolo, ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati