La voce di padre Ibrahim Faltas vicario della Custodia di Terra Santa

Il coraggio di dire sì all’incontro

 Il coraggio di dire sì all’incontro  QUO-250
30 ottobre 2023

«Il mondo intero deve ringraziare il Santo Padre. La Terra Santa deve ringraziarlo per il continuo interesse alla sua gente, alle “pietre vive” che la abitano. Oggi, ancora una volta, all’Angelus ha gridato il suo appello: «Cessate il fuoco!».

Padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa dal 2022, non nasconde la sua emozione nel commentare a «L’Osservatore Romano» le parole che Papa Francesco ha pronunciato affacciandosi su Piazza San Pietro, nel corso del consueto Angelus domenicale.

Padre Ibrahim, il Papa l’ha citata direttamente, ha sentito?

Sì! Provo immensa gratitudine e riconoscenza filiale per il suo impegno a favore della pace. Il Santo Padre è l’unico, tra i leader internazionali, a lanciare questi appelli.

In effetti, il Suo impegno non è solo di oggi.

Esatto. L’8 giugno 2014, Papa Francesco invitò in Vaticano i presidenti israeliano e palestinese, Shimon Peres e Mahmud Abbas. Chiese loro di invocare insieme la pace in Terra Santa. E insieme piantarono un ulivo nei Giardini Vaticani, dichiarando: «Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio, grande forza d’animo».

Cosa deve fare la comunità internazionale?

Chi si assume la responsabilità di guidare i popoli, abbia il coraggio di impegnarsi a farlo nella verità, nella giustizia e nella pace. Questa guerra è come tutte le guerre. E come tutte le guerre anche questa non ha senso, vorrei poter cancellare questa parola da tutti i vocabolari del mondo. Il coraggio chiesto nel 2014, ora Papa Francesco lo sta chiedendo al mondo intero.

di Roberto Paglialonga