Una mostra su Max Peiffer Watenphul

Dal Bauhaus alla “capitale
del mondo”

 Dal Bauhaus alla “capitale del mondo”  QUO-243
21 ottobre 2023
A Roma si era trasferito definitivamente nell'autunno del 1958; viveva in un piccolo appartamento che usava anche come studio, in via dei Greci a pochi passi da piazza di Spagna. Max Peiffer Watenphul amava l'Italia, particolarmente la capitale. Nel corso della sua vita aveva viaggiato molto, in tanti Paesi e città: per sfuggire dalla Germania e trovare rifugio, per lavoro o diletto ma con Roma, dove abitò in più periodi della sua vita, il rapporto era speciale. Forse non è un caso che la mostra a lui dedicata, intitolata “Max Peiffer Watenphul. Dal Bauhaus all'Italia” sia stata allestita alla vicina Casa Museo di Ghoete a via del Corso, che era stata abitazione dello scrittore tedesco anch’esso affascinato dall'Italia e di Roma sulla quale appuntò: «Io ora vivo qui in una serenità e una ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati