Cristiani per gratitudine

Per una teologia sinodale tra storia e fraternità Non è un tema di poco momento né di irrilevanza in una sempre più evidente crisi d’epoca che ci attanaglia e spesso avanza, com’è stato recentemente detto, in “brutalismo”. Riposizionare la teologia nella scia del ripensare il pensiero, sapendo che si muore per mancanza di pensiero, portarla fuori da ogni tentazione di autoreferenza, autoreferenzialità sconcertante (l’altra faccia dell’individualismo), darle luogo e relazione, è una grande svolta: è la fase nuova in cui sta entrando il cristianesimo dopo duemila anni. Si tratta di accogliere e implementare con creatività le linee proposte dalla costituzione apostolica Veritatis gaudium. È un documento, al di là della parte normativa, che dovrebbe contare da ...